I cani fanno i cani ma alcuni padroni fanno… schifo. Il Comune di Jonadi costretto a ribadire l’obbligo di raccogliere le feci
Il sindaco Signoretta emana un'ordinanza che sollecita i proprietari degli animali a rispettare le regole. Per i trasgressori previste multe da 25 a 500 euro
Stretta a Jonadi per i possessori di cani. Con un’apposita ordinanza il sindaco Fabio Signoretta ha istituito sul territorio comunale l’obbligo di raccolta delle deiezioni canine e di pulizia. Il provvedimento è indirizzato, appunto, «a tutti i possessori o detentori a qualsiasi titolo di cani (anche se incaricati temporaneamente della loro conduzione o custodia) che si trovano con l’animale su area urbana pubblica o ad uso pubblico». Questi dovranno, da oggi in avanti, provvedere con immediatezza alla raccolta delle deiezioni solide, alla pulizia dei luoghi ed al corretto smaltimento delle feci; a munirsi, durante la conduzione dei cani, di apposite palette, di sacchetti o di qualsiasi altro strumento idoneo alla raccolta delle deiezioni canine; a utilizzare sempre il guinzaglio durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, senza però utilizzare catene e/o collari a strozzo.
«Abbiamo rilevato – sottolinea al riguardo il primo cittadino di Jonadi – che sulle aree pubbliche, sulle aree soggette a servitù di pubblico passaggio o comunque aperte al pubblico viene di sovente riscontrata la presenza di deiezione animali che causano disagi per fruizione degli spazi pubblici da parte della collettività, pregiudizio per il decoro urbano, nonché possibili rischi per la salute della popolazione con particolare riferimento alle fasce più esposte. L’amore per gli animali e il rispetto dell’ambiente e del decoro urbano – aggiunge – devono coesistere e mai pregiudicarsi reciprocamente. Siamo comunque consapevoli che non sarà l’Ordinanza da sola a risolvere il problema, ma la stessa deve servire da monito per i cittadini al cui senso civico ci appelliamo anche in questa circostanza».
Le violazioni delle disposizioni presenti nell’ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa, da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro. Al trasgressore e responsabile in solido sarà data la possibilità del pagamento in misura ridotta di 50 euro, da effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione dell’accertamento della violazione.