Inaugurato dalla principessa Mafalda di Savoia un secolo fa e oggi simbolo di spreco: l’ex Preventorio di Tropea, dalle cartoline al degrado
Il centro antitubercolare degli anni '30 è ora una struttura fatiscente in piena zona turistica


L’ex Preventorio di Tropea, un tempo inaugurato come centro antitubercolare dalla principessa Mafalda di Savoia, è oggi un simbolo dei problemi e degli sprechi nella sanità locale. Originariamente una struttura di cura per malattie respiratorie, l’edificio ha subito diverse trasformazioni nel corso degli anni, ospitando servizi di salute mentale, scuole medie e, più recentemente, l’Agenzia delle entrate. Tuttavia, da circa 22 anni i lavori di riqualificazione per trasformare l’ex Preventorio in un hospice per malati terminali e cure palliative (promesso più volte dalla politica negli ultimi tempi per risollevare l’offerta locale del Servizio sanitario), sono fermi. Nonostante le promesse sempre andate in frantumi e le delibere dell’Asp, la struttura rimane in gran parte fatiscente e preclusa al pubblico, con cancelli chiusi con lucchetto, gatti randagi e sacchi di immondizia che la trasformano in un luogo desolato e fortemente degradato sotto la vista di tutti.
I costi previsti l’ultima volta per i lavori di riqualificazione ammontavano a circa 1,5 milioni di euro, ma solo una parte di essi è stata effettivamente spesa, lasciando ancora circa 450mila euro nelle casse dell’Asp. Numerosi interventi sono stati avviati e poi interrotti nel corso degli anni. Il Comitato pro ospedale nel recente passato ha cercato di far luce nuovamente su questa vicenda, ma finora senza successo. Tuttavia, la storia dell’ex Preventorio potrebbe non dirsi conclusa: nonostante la sua attuale condizione fatiscente, l’edificio non risulta essere destinato alla demolizione, il ché potrebbe lasciare accesa la flebile speranza in futuro per una nuova destinazione d’uso. La speranza dei tanti tropeani, che conservano ricordi storici legati a quella struttura, è che l’edificio rimanga inserito nel patrimonio pubblico e ritorni ad essere una struttura efficiente anziché essere venduto ai privati.
Cenni storici sulla struttura

L’ex Preventorio di Tropea, costruito negli anni ’30 del secolo scorso, fu un luogo destinato all’accoglienza e al trattamento dei bambini affetti da tubercolosi, una malattia molto diffusa in quegli anni. Venne inaugurato dalla principessa Mafalda di Savoia, la quale si impegnò attivamente nella lotta contro la tubercolosi e sostenne numerosi progetti in tutta Italia per migliorare le condizioni dei malati. Durante la cerimonia di inaugurazione, la principessa tenne un discorso commovente in cui elogiò il lavoro svolto dai medici e dagli operatori sanitari, nonché delle suore della Carità che si occupavano dei pazienti. La sua presenza alla cerimonia contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della cura della tubercolosi. Della sua gestione iniziale se ne occuparono le suore, le quali si curavano anche del benessere dei bambini ricoverati. Il luogo era organizzato in modo da garantire ai piccoli pazienti un ambiente salubre e accogliente, con ampi spazi verdi e un clima favorevole alla guarigione.
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