domenica,Febbraio 16 2025

A Pizzo ruspe schiaccia-tutto sulle spiagge della Marinella: l’appello di Paolillo (Wwf) cade nel vuoto

A denunciare quello che viene definito «uno scempio» è il gruppo consiliare di opposizione “Domani è oggi”: «Su questi arenili nidificano le tartarughe Caretta caretta. È questo lo spirito ambientalista di nostri amministratori?»

A Pizzo ruspe schiaccia-tutto sulle spiagge della Marinella: l’appello di Paolillo (Wwf) cade nel vuoto
Un tratto della spiaggia della Marinella dopo il passaggio delle ruspe

Ancora ruspe sulle spiagge. A quanto pare non è servito a molto il monito di Pino Paolillo del Settore Conservazione del Wwf  di Vibo Valentia, che pochi giorni fa aveva esortato i Comuni a non effettuare la pulizia delle spiagge con mezzi meccanici, al fine di preservare l’habitat di flora e fauna, a cominciare dalle tartarughe Caretta caretta che in questo periodo nidificano su molte spiagge della Calabria, comprese quelle del Vibonese. Un appello, a quanto pare, caduto nel vuoto a Pizzo, dove il gruppo consiliare “Domani è oggi” denuncia l’uso indiscriminato delle ruspe sulle spiagge della Marinella.

«Continua lo scempio ambientale perpetrato da questa amministrazione ai danni delle spiagge di Pizzo – si legge in una nota -. Dopo l’inquinamento dello specchio d’acqua della Marina continuano imperterrite le attività delle ruspe sul litorale. L’animo ambientalista (sbandierato) dai nostri amministratori si è vaporizzato per pressapochismo e inefficienza amministrativa: siamo a giugno e la fretta di pulire gli arenili li fa optare per i mezzi meccanici a scapito dell’ambiente».

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Interventi invasivi che in determinate zone sono esplicitamente vietati dalle normative in vigore. Aspetto che il gruppo consiliare di opposizione sottolinea, affermando che «qualche sprovveduto potrebbe eccepire che il divieto dei mezzi meccanici è previsto solo per alcune aree espressamente tutelate, ma ciò non significa che, pur non essendoci un divieto, l’uso delle ruspe sia una scelta ambientalista, anche perché è a conoscenza dei nostri amministratori che nella zona di Marinella, negli anni scorsi hanno nidificato, proprio in questo periodo, le tartarughe marine».

«Pertanto – concludono -, inascoltati sono rimasti gli inviti del dott. Paolillo. In ogni caso ciò che non può essere discrezionale è quello che si sta verificando di fatto con l’uso delle ruspe, cioè l’inquinamento (vedi Marina) e l’alterazione degli arenili».

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