Mancata deviazione nel depuratore, torrente Sant’Anna ancora “libero” di inquinare il mare di Bivona
Non sarebbe stata ancora attivata l’annuale convenzione con il Corap che prevede la captazione del corso d’acqua per convogliarlo verso l’impianto di Porto Salvo. Tre settimane fa le prime avvisaglie con una colata di fanghi. Stagione balneare a rischio
La notizia è stata lanciata nell’agone politico della campagna elettorale dal candidato di centro, Francesco Muzzopappa: il torrente Sant’Anna è ancora “libero” e rischia di compromettere la stagione turistica ormai alle porte. Libero di inquinare, perché il suo corso non sarebbe stato ancora deviato verso il depuratore di Porto Salvo come avviene ogni anno con l’approssimarsi dell’estate. L’obiettivo è proprio quello di evitare che dalla sua foce possano riversarsi in mare liquami e sostanze inquinanti, circostanza che pregiudicherebbe la balneazione in un tratto di costa molto frequentato soprattutto dagli stessi vibonesi.
La tesi di Muzzopappa trova parziali riscontri da fonti interne all’amministrazione comunale, secondo le quali non si sarebbe perfezionata la sottoscrizione della relativa convenzione tra il Corap, che gestisce il depuratore, e il Comune. L’iter è stato avviato, ma l’impasse burocratico permane e senza questo fondamentale passaggio non si può procedere a deviare il corso d’acqua.
Una grave avvisaglia di ciò che può accadere c’è stata tre settimane fa ed è stata documentata con foto purtroppo molto eloquenti da Gianni Patania, segretario provinciale Confasila: una colata di fanghi di incerta natura si è riversata dalla foce del Sant’Anna, colorando di marrone tutto il tratto di mare dinnanzi a Bivona. Se fosse accaduto in piena estate sarebbe stato un disastro, senza contare i rischi per la salute pubblica. Una situazione, insomma, che merita massima attenzione da parte del Comune e della Regione.