Ricadi, lotta all’inquinamento e promozione del territorio cuore pulsante degli “Amici del mare”
Il sodalizio, guidato da Antonio Giuliano, in questi anni si è anche occupato di un interessante progetto dedicato alla salvaguardia dei fondali di Capo Vaticano a tutela delle specie marine e della posidonia oceanica
La salvaguardia, tutela e miglioramento delle condizioni della natura e dell’ambiente, promuovere i principi della sostenibilità ambientale, valorizzare il patrimonio culturale, etnoantropologico e paesaggistico, divulgare e formare sui temi della valorizzazione dei parchi, riserve e aree di rilevanza naturalistica. Sono queste le basi su cui poggia l’azione degli “Amici del mare”, associazione attiva a Ricadi nata ufficialmente nel dicembre 2010. Il sodalizio, nel 2021, ha modificato lo statuto ed oggi risulta regolarmente iscritta al Runts. Alla guida, nel ruolo di presidente, figura Antonio Giuliano.
L’azione sul territorio è variegata. In primo luogo, il sodalizio si è attivato per avere un sito attrezzato per la messa in mare di piccole imbarcazioni da pesca: «Facendo le dovute richieste all’ente preposto, ovvero il Comune di Ricadi, avevamo ottenuto un piccolo posto per alaggio in località “Petrario” nell’insenatura di Santa Maria di Ricadi. Nel 2022, però, per questioni di sicurezza, abbiamo rinunciato». “Amici del mare” si è anche occupata della gestione dell’area archeologica di Torre Marrana, ripulendo periodicamente il sito da rifiuti ed erbacce dal momento che, specie nel periodo estivo, l’anfiteatro ospitava (e continua ad ospitare) iniziative culturali: «Allo scadere dell’accordo, il Comune di Ricadi, avendo costituito il “Muri”, Musei ricadesi, ha demandato la gestione dell’area all’ente comunale». Lo sblocco dello stallo ha richiesto tempo ma le prospettive future non mancano: «Da poco abbiamo rifatto la richiesta per poter, insieme ad altre associazioni e il “MuRi”, collaborare alla cura del verde e del decoro di tutta l’area museale che si sta concretizzando con lavori di arredo urbano e sistemazione».
Inquinamento marino
L’esperienza del sodalizio ha contribuito anche alla lotta all’inquinamento marino: «Ogni inizio stagione estiva, per tanti anni abbiamo fatto le pulizie delle scogliere accessibili dal mare (Aree Sic) con le imbarcazioni dei alcuni nostri soci, portando a riva tanti rifiuti e principalmente plastica. L’attività è ora sospesa non avendo un luogo dove poter sistemare i natanti». Oltre alle gare di pesca e la ripresa della suggestiva processione a mare della Madonna di Ricadi, in sinergia con parrocchia e Comune, gli “Amici del mare” vantano all’attivo un importante iniziativa a tutela dei fondali. Nel 2017, evidenziano i vertici dell’associazione, «abbiamo partecipato ad un bando regionale con un progetto: “Azione di tutela e salvaguardia dei fondali di Capo Vaticano Sic /79840095” tramite posizionamento boe marine di segnalazione, pulizia dei fondati con uso droni e operatori tecnici subacquei e campagna di sensibilizzazione nelle scuole con materiale informativo».
I fondali e le loro ricchezze
«E con orgoglio e grande soddisfazione, tramite il lavoro portato avanti con soci professionisti che hanno dato il loro contributo, abbiamo ottenuto il finanziamento e realizzato quanto prefisso nel progetto. Il progetto si è completato e chiuso ufficialmente nell’anno 2022». L’area di intervento ha riguardato dunque i fondali della zona costiera. Quelli al largo del promontorio di Capo Vaticano, infatti, ospitano importanti aree di posidonia oceanica, una pianta acquatica che forma vere e proprie praterie sottomarine che hanno una notevole importanza ecologica poichè, oltre ad ospitare organismi animali e vegetali, hanno un ruolo di protezione della linea di costa dall’erosione. La posidonia è un buon bioindicatore della qualità delle acque marine costiere. Una grande prateria è collocata di fronte alla spiaggia di Formicoli. Nell’area non è raro imbattersi in delfini, ma anche tartarughe marine, spugne di mare, granchi, paguri, alghe.
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