A Polia si lavora per un percorso naturalistico della felce preistorica
Un vero e proprio “fossile vivente” da proteggere. L’amministrazione comunale ha incontrato il gruppo incaricata della progettazione dell’itinerario
Una specie rara da proteggere e tutelare anche con iniziative di sensibilizzazione della comunità. In questa scia si inserisce il lavoro portato avanti dal Comune di Polia. Gli amministratori, guidati dal sindaco Luca Alessandro, nella sala consiliare, hanno tenuto un incontro operativo con l’equipe guidata dal professor Veltri, incaricata della progettazione per la valorizzazione e messa in sicurezza del percorso naturalistico della felce preistorica “Woodwardia Radicans”. Nota come felce bulbifera, si tratta di una felce gigante con origini che risalgono al periodo Terziario (inizio del Cenozoico, 65 milioni di anni fa). Appartenente alla famiglia delle Blechnaceae, la pianta presenta fronde che possono superare i 3 metri di lunghezza. Esemplari sono stati individuati all’interno del Parco delle serre, e poi a Polia, Gerocarne, nella valle dove scorre il torrente Ruffa. Per gli esperti, un vero e proprio «fossile vivente», testimonianza «dell’alto tasso di biodiversità che vanta la nostra terra e la Calabria». La “Woodwardia Radicans” risale a 80/70 milioni di anni fa quando nei comprensori vibonesi vi era un clima caldo-umido. Il suo habitat si è poi ridotto dopo la glaciazione e ad oggi si trova in ambienti umidi, con presenza di acqua.
L’incontro a Polia
Il primo cittadino di Polia, dopo aver ringraziato i presenti, ha sottolineato l’importanza del progetto per il territorio e la comunità e, in particolare, la rilevanza del sito dal punto di vista naturalistico, mai prima d’ora oggetto di attenzione. Entrando nel dettaglio: «Il progetto, così proposto, si inserisce in un ampio contesto di rivalutazione delle risorse ambientali e paesaggistiche che coinvolgono anche l’area della Gigliara e della Torretta in località Cucullaro, punto panoramico che domina i due mari», spiegano gli amministratori. La compagine, a margine del confronto, si è detta «decisa a promuovere il progetto ai fini della valorizzazione nelle competenti sedi locali, regionali, nazionali ed europee». Un progetto che, nell’auspicio della comunità locale e dei suoi rappresentanti, potrebbe implementare gli interessi turistici – consapevoli e rispettosi dell’ambiente – nei riguardi del piccolo centro e delle sue straordinarie ricchezze.
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