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Eolico nelle Serre: l’associazione Incrociamenti dice no al progetto

Il vice presidente Domenico Dominelli invita tutte le forze politiche, associazioni e cittadini a difendere le bellezze del territorio

Eolico nelle Serre: l’associazione Incrociamenti dice no al progetto
Un parco eolico

L’ Associazione Incrociamenti dice no al progetto di realizzare un enorme parco eolico nell’area
del Parco delle Serre
. Il progetto comprende 43 aerogeneratori di robusta potenza e coinvolge diversi comuni del vibonese (Vazzano, Pizzoni, Vallelonga, San Nicola da Crissa, Simbario) oltre che Torre di Ruggero, situato nella Provincia di Catanzaro.
Il vice presidente dell’associazione Domenico Dominelli spiega come «già dalla primavera dell’anno scorso, a seguito di una escursione programmata sul sentiero “Serra-Badolato”, osservando ad occhio nudo, dall’alto di Elce della Vecchia, avevamo segnalato lo squarcio inquietante della vallata, provocato dall’installazione di 23 pale eoliche, avvenuta (come appreso dopo) da almeno 15 anni nelle vallate della Lacina, da San Sostene a Brognaturo, la cui invasività raggiunge ovunque e chiunque, anche gli ipovedenti, che non fanno fatica a scorgere le masse enormi di metallo che sovrastano le piante secolari fino a farle
scomparire, sporcando irrimediabilmente le nostre bellezze naturali. E tutto questo – prosegue il vice presidente dell’Associazione Incrociamenti – nell’indifferenza generale delle istituzioni, degli Enti preposti alla tutela e alla salvaguardia di un inestimabile bene comune, dei Sindaci, dei cittadini ignari».
Domenico Dominelli spiega la posizione dell’associazione: «Non ci opponiamo alla produzione di energia eolica ma a condizione che vada nella direzione di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, senza arbitrio da una parte e senza pregiudizi dall’altra, comunque in applicazione rigorosa di regole condivise e di comportamenti inequivocabilmente legali e trasparenti. Così come, con altrettanta determinazione, non ci arrendiamo a questo ennesimo atto di prepotenza, dall’esito scontato: in nome del progresso e dell’energia alternativa si consolidano gli affari di consorterie spregiudicate e si deturpa inesorabilmente l’ambiente, compromettendo il suo naturale equilibrio e vanificando ogni speranza di sviluppo per questo territorio e per tutti gli altri sottoposti al cinismo del liberismo sfrenato e senza regole. È giunto il momento di unire le forze», conclude Domenico Dominelli che invita tutte le forze, dal mondo dell’Associazionismo, al mondo della politica sana, delle Forze sociali e sindacali, della Chiesa, delle Istituzioni locali e sovracomunali, «a difendere un diritto primario che è quello di esistere e di potere restare in un ambiente integro ancora capace di accogliere, dove vi sia assoluta compatibilità tra progresso e conservazione delle cose belle».

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