Pizzo, tagliati due cipressi per creare parcheggi. Paolillo (Wwf): «Ormai una consuetudine»
Il naturalista ha elencato diversi episodi che si sono verificati negli ultimi anni ai danni del verde pubblico
A Pizzo Calabro, in località Marinella, sono stati abbattuti due cipressi con il fine di ampliare un parcheggio. A denunciare l’accaduto è Pino Paolillo, naturalista del Wwf, da tempo impegnato con le sue battaglie a tutelare il verde e l’ambiente. «È un triste deja vu. Pizzo da decenni subisce questo danno continuo al patrimonio verde. Una cosa che si è ripetuta con tutte le amministrazioni che si sono succedute». Ricorda quanto successo prima della recente stagione estiva in località Parrera dove «hanno sbancato mezza collina per creare posti auto senza poi piantare neanche un albero. Ciò ha creato disagi soprattutto ai turisti che vengono scaricati dai pullman e non hanno neanche un luogo d’ombra dove ripararsi». Il naturalista menziona poi lo «scempio» del giardinetto San Francesco: «Proposi un elenco di alberi e arbusti da siepe da piantare, ma poi non se ne fece più nulla. Ai Comuni non costa nulla, perché basta recarsi nei vivai di Calabria Verde e fare una richiesta. In ogni caso, una volta piantati, gli alberi vanno curati e trattati in maniera adeguata, almeno finché non attecchiscono bene». Pino Paolillo ha coniato il termine “dendrofobia”, ritenendo che una buona parte della popolazione ne sia “affetta”: «Spesso mi sento ripetere che certi interventi sono necessari “per fare pulizia”, magari dove ci sono solo delle siepi – oltretutto importanti per la fauna minore -, come se il verde, e non la spazzatura, fosse una cosa “sporca”». Paolillo ci tiene a sottolineare che il mancato rispetto e l’incultura del verde non è una triste caratteristica solo di Pizzo. E poi chiude con un concetto forte: «È ridicolo fare “feste dell’albero” quando poco dopo si fa la “festa” all’albero».
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