Bovini vaganti a Zungri: scattano i provvedimenti del sindaco
Il primo cittadino interviene a tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana
Anche a Zungri si verifica da qualche tempo il vagare di bovini di provenienza ignota, sprovvisti di marchi auricolari. Una situazione incresciosa che sta generando molta preoccupazione fra i cittadini, specie dopo i diversi danni a recinzioni di terreni e colture, nonché per la presenza di alcuni capi di bestiame a spasso per il centro abitato e le principali arterie stradali. Per tale motivo, ed a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, il sindaco Francesco Galati ha diramato un avviso alla cittadinanza in cui evidenzia che «un così elevato numero di bovini, che vagano incustoditi nel territorio comunale, costituisce anche un grave problema di sanità veterinaria». I capi, nello specifico, «non sottoposti alle profilassi previste per legge», sono dunque «possibile veicolo di malattie trasmissibili ad altri animali e, attraverso la pratica illecita della macellazione clandestina, anche all’uomo». Quindi, «i proprietari degli animali vaganti, sono obbligati a provvedere al ricovero e alla cura degli stessi. Trascorsi 15 giorni dall’emanazione del suddetto provvedimento – sottolinea Galati -, si provvederà con l’ausilio di personale dell’Asp, presso cui è presente un servizio veterinario specializzato, alla cattura del bovino, all’identificazione e all’accertamento sanitario.
Nei casi in cui si individui il proprietario degli animali vaganti – avverte -, questi sarà tenuto al pagamento degli oneri per le attività di cattura, identificazione e ricovero e per gli accertamenti sanitari effettuati, nonché delle sanzioni previste dalla normativa vigente».
LEGGI ANCHE: Bovini vaganti a Cessaniti, il commissario Raimondo assume provvedimenti
Dimensionamento scolastico, i sindacati: «Vibo è la provincia calabrese più penalizzata»
Incendi e danni nel Vibonese, il consigliere regionale Mammoliti interroga la giunta Occhiuto
Parte da Rombiolo il concorso fotografico dedicato ai siti culturali minori