Operazione estiva “Mare sicuro 2023” conclusa, ecco il bilancio della Guardia Costiera
Dal rapporto si evince il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati e viene evidenziata una positiva flessione rispetto allo scorso anno: meno utenti del mare in situazioni di pericolo
Il 17 settembre si è conclusa l’operazione estiva “Mare sicuro 2023”, la stagionale campagna operativa di legalità e sicurezza condotta dai comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera -, sia in mare che a terra, lungo tutte le coste italiane. Durante la fase operativa lo sforzo della Direzione marittima della Calabria è stato prioritariamente volto alla salvaguardia della vita umana in mare. Con l’impiego di 48 motovedette e gommoni e di 55 mezzi terrestri, i militari impiegati hanno portato a termine numerosi interventi consentendo il soccorso di 45 unità da diporto in seria difficoltà e portando in salvo 42 persone, tra diportisti, bagnanti e subacquei, in pericolo per cause il più delle volte riconducibili a condotte azzardate o negligenti. Questi dati evidenziano il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati, ed evidenziano una positiva flessione: meno utenti del mare in situazioni di pericolo. Circa la metà rispetto allo scorso anno. Per la Guardia Costiera, questo è segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità.
La quotidiana attività di vigilanza, per un totale di 9845 missioni e 24345 controlli complessivi, si è svolta con l’impiego, spesso simultaneo, delle pattuglie di terra e delle unità navali, coadiuvate in molte occasioni dai velivoli in dotazione al Corpo e delle altre Forze di Polizia. Particolare attenzione è stata dedicata al diporto, con oltre 2500 controlli effettuati, e al fenomeno della navigazione sotto costa che avviene, molto spesso, con l’utilizzo di piccoli natanti e moto d’acqua e che arreca potenziale pericolo alla balneazione». Sui controlli demaniali e sicurezza delle strutture balneari poi, sono stati effettuati oltre 3300 controlli. La Capitaneria di porto di Reggio Calabria, nell’ambito dell’operazione “Spiagge Libere”, ha rimosso attrezzature balneari abusive rimettendo alla libera fruizione dell’utenza oltre 20mila metri quadrati di arenile». In tema ambientale è stata intensificata l’azione di sorveglianza nel settore della depurazione, mediante il coinvolgimento dei tecnici dell’ArpaCal, «allo scopo di incrementare i campionamenti delle acque della costa calabrese e verificarne la bontà a tutela della balneazione. In particolare – sottolinea la Guardia costiera nel documento finale -, l’attività ha interessato i prevalenti corsi d’acqua che sfociano nelle acque di giurisdizione, con oltre 3400 controlli effettuati. L’andamento positivo della campagna è stato evidenziato anche dal comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, l’ammiraglio Nicola Carlone, nel corso del suo intervento al Salone Nautico di Genova dove è stato presentato il bilancio dell’operazione estiva. Anche a livello nazionale si è registrata una diminuzione importante dei soccorsi alle unità da diporto, segno di una sempre maggiore consapevolezza dei diportisti e dell’importante ruolo svolto dalla Guardia Costiera nell’attività di informazione e prevenzione.
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