Vibo, Italia Nostra interviene sulla gestione del verde urbano
E' stata presentata una istanza al Comune con la richiesta di una variante in corso d’opera su Viale Alcide De Gasperi per i lavori di trasformazione delle aiuole spartitraffico
“Il verde urbano riveste un valore notevole per la qualità della vita degli abitanti nelle città, sia per motivi di carattere ambientale-ecologico che anche estetico. Questa visione contempla gli alberi e le piante parte fondamentale della biologia e biografia di una città. Proprio in relazione a questi concetti che la sezione di Italia Nostra di Vibo Valentia interviene sulla gestione del verde urbano della città di Vibo, per sensibilizzare l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Maria Limardo a prestare una maggiore attenzione alla sua cura, in quanto la città risulta tra le ultime a livello nazionale ed europeo”. E’ quanto fa sapere la sezione di Vibo Italia Nostra. “In merito è stata presentata un’istanza per chiedere una variante in corso d’opera sui lavori che stanno interessando Viale Alcide De Gasperi per il tratto non ancora distrutto delle storiche aiuole, cespuglio di ligustro e piracanta a bacche arancioni, costituenti l’antico cordolo del viale. Le osservazioni riguardano anche il decoro urbano che dovrebbe tenere in considerazione i pali della illuminazione in sintonia con quelli del centro storico, stile “palo Vibo”. Inoltre – aggiungono – si rileva che non ci sono le informazioni necessarie del progetto dei lavori in quanto non è presente il cartello del cantiere e la sua affissione è obbligatoria sia secondo il DPR n.380 del 2001 – Testo Unico Edilizia -, sia secondo il D.L. n.81 del 2008 – Testo Unico Sicurezza sul Lavoro”.
Al contempo “viene fatta richiesta anche del piano del verde pubblico, in quanto le città più evolute sia a livello nazionale che europeo stanno attuando, in linea con le direttive della Commissione Europea, progetti e piani al fine di aumentare la qualità della vita cittadina attraverso la piantumazione di alberi e l’aumento dell’estensione del verde urbano”. L’istanza, redatta dal vicepresidente della sezione vibonese di Italia Nostra, l’avvocato Alessandro Caruso Frezza, è a firma del presidente Nicola Rombolà. “Proprio nei giorni scorsi è stato ridefinito il nuovo Consiglio direttivo dopo l’assemblea dei soci. Oltre al presidente Rombolà e al vicepresidente Caruso Frezza, ne fanno parte la professoressa Caterina Calabrese, ex dirigente scolastico e l’architetto Lino Barone, già docente alla facoltà di Architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma. “Si ricorda l’importante ruolo che ha avuto la sezione di Italia Nostra – spiegano ancora dalla sezione – insieme al Comune di Monterosso, a cui si sono uniti quelli di Polia e Capistrano ed altre associazioni ambientaliste, di far bloccare l’impianto eolico in una zona di pregio sotto il profilo naturalistico come la faggeta di Monte Coppari: la sua realizzazione avrebbe comportato l’abbattimento di un centinaio di alberi con uno scempio della bellezza di quei luoghi attraversati da uno dei percorsi di trekking più suggestivo a livello regionale e nazionale (Calabria Coast to Coast Soverato-Pizzo). Con questo spirito di attenzione e di collaborazione i componenti del Consiglio direttivo e i soci della sezione vibonese di Italia Nostra auspicano uno spirito di collaborazione tra enti e associazioni in un’ottica di sussidiarietà e di compartecipazione ai beni collettivi, per sensibilizzare l’opinione pubblica – e di riflesso – indirizzare le scelte delle istituzioni verso un processo virtuoso nella tutela e salvaguardia dei beni ambientali, culturali e paesaggistici”.
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