Dalle antiche neviere agli alberi monumentali, il nuovo percorso trekking tra le meraviglie delle Serre
Durante il percorso si visiteranno le cave degli scalpellini dove i blocchi di granito venivano estratti per essere trasferiti nei laboratori. L’evento promosso nell’ambito di Serre in festival con la collaborazione dell’associazione “Vivi Serra”
Gli alberi secolari e monoliti delle Serre rappresentano uno dei punti di forza del turismo montano nell’area vibonese. Paesaggi capaci di regalare esperienze uniche ai tanti visitatori che fanno tappa nella città della Certosa e nei paesi limitrofi. I percorsi trekking che via via vengono strutturati dal Parco delle Serre a anche da diverse associazioni attive nel comprensorio vengono sempre più apprezzati da quanti scelgono di lasciarsi trasportare da forme di turismo più lente ed esperienziali. Visite che diventano conoscenza dei luoghi, della loro storia, delle eccellenze artistiche e dell’enogastronomia. Tra le mete imperdibili vi sono quindi gli abeti monumentali. Saranno loro i protagonisti di una escursione in programma nell’ambito della kermesse “Serre in festival, idee e valori per un territorio solidale”, il prossimo 6 agosto. L’appuntamento viene promosso in sinergia con l’associazione “Vivi Serra”, diretta da Mario Papasodaro. Il sodalizio è tra i più radicati nel territorio. Promuove infatti percorsi trekking sia durante la bella stagione che nel periodo autunnale e invernale. I riscontri sono sempre entusiasmanti, in termini di partecipazione e di qualità. Dal momento che, focus delle attività preposte, è la promozione del comprensorio a 360 gradi. Non solo dell’itinerario promosso, ma anche degli aspetti culturali che porta con sé. Tant’è che appassionati da ogni angolo della Provincia, ma anche da fuori regione, mensilmente fanno tappa a Serra San Bruno per seguire le iniziative portate avanti dalla dinamica associazione. A ciò si aggiunge il lavoro portato avanti dal Parco che ha implementato i sentieri fruibili e proseguito con una attività di valorizzazione della storia del territorio attraverso i suoi luoghi simbolo. E non solo. L’ente si è impegnato per l’immissione in natura di alcune specie animali estinte a causa perlopiù dell’uomo. Suggestive le immagini diffuse alcuni mesi fa sui social con il rilascio di una ventina di esemplari di “Cervus elaphus italicus” cervo unico al mondo, tipico delle foreste mediterranee. Noto anche come cervo della Mesola, dal nome della foresta in cui si è salvato dall’estinzione.
Sul nuovo progetto, Papasodaro spiega: «Da due anni la nostra associazione partecipa con grande entusiasmo al “Serre in Festival”, che organizza eventi di rilievo a livello culturale, storico e naturalistico. Aderiamo con grande interesse per contribuire a informare e fare conoscere tutte le unicità del nostro paese. Puntiamo a raccontare attraverso il cammino lento, i luoghi più nascosti». Serra San Bruno è un territorio molto ricco. Con l’escursione al parco degli abeti secolari, «i giganti delle Serre, faremo apprezzare alberi maestosi, con un’altezza di circa 55 metri e diametri di circa 5.6 metri. Sono stati censiti con adeguate apparecchiature e rappresentano il cuore pulsante dei boschi serresi». Il percorso si arricchisce «con la visita all’antica cava degli scalpellini. Qui si trova un grande masso di granito, detto “Pietra dell’ammienzo”. Si trova nel cuore di una delle abetaie più belle della Calabria. Gli scalpellini serresi tagliavano i blocchi di granito per poi trasportarli nei laboratorio dove prendevano la forma desiderata, di vario genere, portali, fontane, obelischi». Ci sarà spazio per la visita alla «“pietra del caricatore” dove si trovano testimonianze di lavori incompiuti». Un altro passaggio riguarderà le antiche neviere «dove anticamente si collocava la neve. Veniva posta in grosse buche e schiacciata, si copriva con foglie e l’estate veniva tagliata a blocchi per essere venduta ai bar». L’escursione è sold out «le prenotazioni hanno superato le nostre aspettative, siamo arrivati a 60 iscrizioni in poco tempo, e tante sono state purtroppo rifiutate per motivi logistici ma avremo modo di riproporle in futuro». L’itinerario si concluderà presso parco Rossella.
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