Tropea e le criticità sul conferimento dei rifiuti, il sindaco: «Totale insensibilità di alcuni ristoratori»
Il primo cittadino promette sanzioni e chiusura delle attività per chi non rispetterà le regole decise dalla sua amministrazione
Nella “Perla del Tirreno”, a detta del sindaco Giovanni Macrì, diverse attività commerciali – nella fattispecie bar e ristoranti ubicati nel centro storico cittadino – non rispettano i dettami impartiti per il corretto conferimento della frazione organica di raccolta differenziata. A “bacchettare”, dunque, gli esercenti “indisciplinati” ci pensa lo stesso primo cittadino attraverso una nota dai toni aspri scritta di proprio pugno, che pubblichiamo integralmente di seguito, indirizzata «ai pubblici esercizi di somministrazione del centro storico, alla polizia municipale» e per conoscenza anche all’impresa incaricata di svolgere il servizio, la Muraca Srl. «Spiace essere costretto a rilevare, anche quest’anno, la totale insensibilità di alcune attività del mondo della ristorazione rispetto a quelle che sono le regole impartite da questa amministrazione in materia di conferimento dei rifiuti. Tali regole – scrive il sindaco Macrì – ci hanno consentito di fare passi enormi nella sana gestione del territorio e del decoro urbano con risultati tangibili in termini di apprezzamento da parte del pubblico dei viaggiatori che si sono tradotti in benefici enormi per l’industria del turismo nonché per l’ambiente. Per tale ragione, non saranno tollerate pratiche che vanno contro il benessere generale della nostra comunità, soprattutto quando le stesse vengono poste in essere dai soggetti che più di tutti beneficiano dei successi ottenuti. I controlli svolti negli ultimi giorni hanno accertato come 12 bar/ristoranti del centro storico non facciano la raccolta differenziata. Quanto all’umido – prosegue Macrì – sette in modo oltremodo approssimativo e ulteriori 10, non utilizzano sacchi biodegradabili. Tanto premesso, vi invito, ad adeguarvi immediatamente alle norme comunali in tema di conferimento dei rifiuti. Mi riferisco, in particolare, al conferimento della frazione organica che dovrà avvenire attraverso l’impiego di cassonetti dedicati allo scopo dei quali dovrete dotarvi. Vi ricordo che tale violazione viene punita con l’irrogazione di una sanzione da 125 a 500 euro nonché, in caso di recidiva, con la sospensione della licenza per un periodo non inferiore a giorni 3 (Ordinanza Sindacale n. 24/2019, Reg. Polizia Urbana). Le attività segnalate, eccetto quelle che non hanno utilizzato il sacco compostabile, saranno sanzionate oggi stesso e, in caso di recidiva, verranno chiuse per tre giomi. Le attività che non hanno utilizzato il sacco dedicato all’organico dovranno adeguarsi immediatamente al rispetto delle disposizioni in vigore, pena l’applicazione della sanzione di cui sopra. Vi invito, inoltre, ad effettuare una raccolta differenziata rigorosa e a conferire in modo corretto il cartone, che dovrà essere preventivamente piegato e schiacciato, ed il vetro, in sacchi il cui peso non dovrà superare i 25 kg. Vi significo espressamente che se non dovessi riscontrare un deciso miglioramento della situazione, adotterò provvedimenti molto più stringenti. L’impresa incaricata del servizio, cui la presente viene indirizzata per conoscenza, fornirà un report settimanale ed analitico sullo stato del conferimento dei rifiuti nel centro storico da parte delle utenze commerciali. Nel confidare nel Vs. senso di responsabilità, porgo distinti saluti». Incassata la dura reprimenda del sindaco, resta ora da capire se i titolari delle attività in questione intenderanno replicare pubblicamente al primo cittadino. Vero è che si ricordano ben poche “reprimende” da parte del sindaco con tali toni nei confronti dei ristoratori. Non resta che attendere.
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