Rupe e Isola di Tropea, il Club per l’Unesco incontrerà il sindaco Macrì
Per il presidente Giuseppe Romano «servono menti europee per analisi del suolo e una terapia ad hoc per recuperare gli amati simboli»
«Non appena sarà pronto l’esito delle indagini geologiche effettuate in seguito al crollo di parte dello scoglio dell’Isola, intendo chiedere un incontro al sindaco Macrì per conoscere nel dettaglio lo stato di salute del simbolo di Tropea nel mondo e gli interventi che si dovranno mettere in campo per la salvaguardia del bene di proprietà dell’abbazia di Montecassino». Con queste dichiarazioni, il presidente del Club per l’Unesco di Tropea Giuseppe Romano torna ad accendere i riflettori su quanto fatto in passato dal gruppo. «Continuiamo nel solco della promozione dello scoglio dell’Isola di Tropea, affinché possa far parte del patrimonio universale dell’Unesco – ha sottolineato Romano -. Questo discorso lo stiamo portando avanti da tempo e ne abbiamo tutte le ragioni per farlo. Contestualmente torniamo ad evidenziare che tutte le criticità che da anni attanagliano tanto la rupe quanto l’Isola, debbano essere seriamente affrontate».
«Il nostro contributo in merito riguarda l’applicazione su Tropea del modello di salvaguardia e recupero della rupe messo in campo per la città di Orvieto. Nel prossimo incontro con il sindaco tornerò ad evidenziare quanto sia opportuno fare un bando europeo che concentri, sulla nostra cittadina, i migliori esperti, le migliori menti europee in grado di effettuare un’analisi dettagliata delle condizioni del suolo della rupe e dell’Isola, al fine da individuare una terapia ad hoc che ci permetta di recuperare e salvaguardare i nostri amati simboli». Per il momento «il rischio di crolli nella grotta sottostante il santuario, lato spiaggia, resta alto – ha sottolineato Romano – ed una porzione di giardino sovrastante resta chiuso al pubblico poiché presenta alcune criticità. È stato convenuto che bisogna mettere in sicurezza la parte restante dell’Isola e spero che, se ciò non potesse in prima battuta riguardare tutta l’area in questione, gli interventi sulle parti più critiche siano imminenti poiché – ha concluso Romano -, questi problemi atavici di instabilità generale che ci trasciniamo da parecchio tempo gravano sempre più sullo stato di salute del sito».
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