Si al Regolamento Gambardella, il Comitato soddisfatto a metà
Il consiglio comunale ha approvato l’applicazione del regolamento sulle onde elettromagnetiche che porta il nome del compianto concittadino. "Ora si attuino le disposizioni"
Hanno atteso due giorni in sala consiliare. Sono rimasti al di fuori dell’emiciclo, perché l’Ordine del giorno congiunto riguardava da vicino il regolamento voluto da Pino Gambardella, legato alla salute dei vibonesi e all’ambiente. Sono le donne e gli uomini del Comitato che ora porta il suo nome, nato per volere del compianto Pino, che per anni ha chiesto di controllare quelle famose antenne poste nella parte alta della città, alcune delle quali sono state ora sotto sequestro. È stato certificato dalle autorità che le emissioni di tali apparecchi superavano del 75% il limite delle emissioni consentite per legge.
Gli impianti di proprietà di Mediaset, Tower Tel e Antenna Sud, sono stati posti sotto sequestro dalla Procura. Ci sarebbe un nesso tra le emissioni oltre soglia e le malattie che hanno colpito diversi residenti. A pochi giorni di distanza, il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno all’unanimità. «Soddisfatti, ma è ancora un piccolo passo. Bisogna avviare il monitoraggio, creare sinergia tra Asp, Arpacal e istituzioni.
Allo stesso tempo è necessario coinvolgere gente esperta, perché qui non basta solo risolvere il danno, ma serve prevenirlo. L’approvazione dell’Odg è ancora poco, servono strumenti di rilevazione e l’attuazione del regolamento, piuttosto completo e frutto di un lavoro decennale. Non chiediamo soldi, ma solo l’applicazione delle regole», ha detto Maria Teresa Luciano a margine della votazione.
Una presa di posizione netta quella del consiglio comunale, dove in seconda convocazione si è discusso proprio della vicenda delle onde elettromagnetiche, con un ordine del giorno congiunto, portato avanti e introdotto da Loredana Pilegi della minoranza e Katia Franzè della maggioranza, con l’appoggio della seconda commissione consiliare. «L’applicazione del regolamento consentirà di capire il nesso, attraverso un’analisi costante, tra gli effetti delle onde elettromagnetiche e i casi di malattie oncologiche, che in quella zona sono parecchi. Così come molte sono state le vittime che hanno sofferto di patologie tumorali», ha detto la Pilegi.
La Franzè, invece, ha sottolineato «l’esigenza di chiarezza» e l’importanza di un regolamento Gambardella che purtroppo «è rimasto solo scritto. Quando la salute è minacciata non ci possono essere scuse. In mancanza di certezza scientifica, vale comunque il principio di precauzione. Il Comune deve preservare la salute pubblica, con l’istallazione di centraline fisse di monitoraggio costante, attraverso un censimento serio ed un tavolo di concertazione tra i comuni. Un osservatorio permanente» ha detto la consigliera.
Non solo antenne, ma anche il percorso dei tralicci, che tagliano la città in due e che vanno tenuti sotto controllo esattamente come le antenne. La salute è prioritaria, ed è proprio questa la missione del Comitato, che da anni apre gli occhi dei vibonesi su di un problema che ha colpito troppe famiglie.