Tre lupi avvistati e filmati in strada nella zona di Monte Poro – Video
L’eccezionale presenza in una zona del Vibonese – Torre Galli, alle porte di Caria di Drapia – che non registrava la presenza dell’animale dal 1800. Nessun pericolo per l’uomo ma semmai il contrario
Avvistamento di eccezionale portata in località Torre Galli, alle porte della frazione Caria, comune di Drapia. Più precisamente, lungo la strada provinciale che conduce a Tropea, tre lupi sono stati filmati da un automobilista di passaggio che ha poi diffuso il video in rete. L’avvistamento è di straordinaria importanza dal punto di vista scientifico e naturalistico, atteso che nella zona di Monte Poro – da quanto è stato possibile ricostruire – il lupo era scomparso da oltre un secolo.
La presenza dei tre esemplari in zona ha scatenato commenti del tutto privi di qualunque fondamento in ordine alla loro pericolosità, con fantomatici allevatori che già denunciano attacchi a galline, pecore, bovini, maiali, tacchini, asini e chi più ne ha, più ne metta. Nulla di provato, invece, se non la presenza dei tre esemplari filmati da un automobilista che per poco non metteva sotto con la vettura uno degli splendidi esemplari che, impaurito, ha cercato di mettersi al riparo. Altro automobilista ed i suoi occupanti non hanno invece trovato di meglio che tentare di colpire uno dei lupi aprendo lo sportello (lato passeggeri) della vettura in corsa. Ricordiamo che un lupo adulto è capace di percorrere nelle ore notturne percorsi per oltre cinquanta chilometri. [Continua in basso]
Si tratta di un animale schivo nei confronti dell’uomo e bisogna risalire all’immediato dopoguerra per ritrovare in Italia l’ultimo attacco del lupo ad una persona. Ma si trattava di lupi affetti da rabbia. Molto probabile che a spingere i tre esemplari sino alla zona di Monte Poro – diversi avvistamenti si sono invece registrati negli ultimi anni nella zona delle Serre vibonesi e catanzaresi (oltre alla storica presenza in Sila ed Aspromonte) – è il proliferare senza freni dei cinghiali ormai arrivati alle porte dei centri abitati e anche a Vibo-città. Cinghiali che – lo ricordiamo – si sono moltiplicati nel Vibonese negli ultimi decenni per via dello spropositato ripopolamento gestito, voluto e pensato dalla Provincia di Vibo Valentia per venire incontro alle esigenze dei cacciatori (spesso portatori di pacchetti di voti). L’immissione in natura di cinghiali acquistati (con soldi pubblici, naturalmente) dalla Provincia negli allevamenti (situazione avvenuta un po’ in tutta Italia) ha provocato una proliferazione incontrollabile della specie, causando danni ingenti all’agricoltura. A tal proposito si ricorda, quindi, che il lupo è il primo predatore in natura del cinghiale e la sua presenza non può che essere salutata con favore soprattutto dagli agricoltori. Per altri avvistamenti registrati sempre nella zona del Poro ad opera del veterinario Carmine Barrese, clicca qui per vedere il video.
LEGGI ANCHE: Il lupo ormai di casa nelle Serre vibonesi, notizia da accogliere positivamente
- Tags
- monte poro