La soddisfazione di “Italia Nostra” per il no al parco eolico di Monterosso
Per l'associazione, il provvedimento ha preservato un patrimonio di altissimo pregio e rara suggestione paesaggistica
“All’indomani del provvedimento con cui la Regione Calabria ha negato alla società olandese Renewables il rilascio dell’autorizzazione unica, per istallare 4 pale eoliche di 200 metri di altezza ciascuna nella foresta
di località Carbonaio in Monterosso Calabro, Italia Nostra ha partecipato all’incontro indetto dai Comuni di Monterosso Calabro, Capistrano e Polia e continuerà a impegnarsi, come sempre, a favore della tutela e salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico delle Serre Vibonesi, bene comune di tutti i cittadini”. Così l’Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, che nelle persone di Teresa Liguori, consigliere nazionale e, Nicola Rombolà, presidente di Italia Nostra Vibo, hanno evidenziato: “Un’occasione per ringraziare i protagonisti di questo successo condiviso e partecipato: Kalabria Trekking, Wwf, Vitambiente, Lipu e le altre associazioni di Monterosso Calabro che hanno condiviso la battaglia; il Responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Luigi Gugliuzzi, l’avvocato e dirigente Edith Macrì e tutti i componenti della Struttura Tecnica di Valutazione della Regione Calabria; il sindaco del Comune di Monterosso Calabro, Antonio Lampasi, che, con l’ausilio dell’avvocato Maurizio Teti, si è fatto promotore di una sinergia di Comuni (Monterosso, Polia, Capistrano) e di associazioni, l’avvocato Alessandro Caruso Frezza che, su mandato di Italia Nostra, ha redatto gli atti di partecipazione procedimentale riuscendo a dimostrare l’illegittimità amministrativa e l’illiceità penale del progetto Renewables Italia. [Continua in basso]
“Il provvedimento – spiegano gli esponenti di Italia Nostra – ha permesso di evitare l’abbattimento di migliaia di alberi secolari, in un contesto ambientale ed ecosistemico di altissimo pregio e di rara suggestione paesaggistica, costituito da faggi e abeti bianchi. È stato preservato un habitat ricco di biodiversità, tra cui fauna e flora a rischio di estinzione, e protetto un contesto paesaggistico naturale e storico-culturale unico, quello delle cosiddette niviere. Italia Nostra si augura che l’odierno successo possa rappresentare, per la regione Calabria, un vero e proprio cambiamento di rotta alla luce di una nuova consapevolezza. La terra calabrese – concludono Liguori e Rombolà – non merita più quello che è accaduto negli ultimi decenni: saccheggio e distruzione, nel nome (abusato) delle energie rinnovabili, delle sue risorse ambientali, paesaggistiche, storico-culturali, ciò senza alcun ritorno economico, né per la Regione Calabria, quale ente pubblico, né per i suoi abitanti. Italia Nostra rinnova la richiesta di abolizione degli incentivi all’eolico, i più alti d’Europa: un sistema che, come ripetutamente denunciato, favorisce il proliferare di progetti di scarsa qualità e ancor meno sostenibilità e che attira, purtroppo, anche aziende riconducibili alla malavita, come risaputo da clamorose recenti vicende giudiziarie”.
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