Ecomafie, Calabria ai primi posti per reati ambientali: in un anno migliaia di illeciti
Il dato emerge dal nuovo report Ecomafia 2022, realizzato da Legambiente con il sostegno di Novamont. Nel ciclo illegale del cemento alla regione tocca il secondo posto con 1.086 reati
«La Calabria, assieme a Campania, Puglia e Sicilia, fa parte delle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione». È quanto si afferma nel nuovo report Ecomafia 2022, realizzato da Legambiente con il sostegno di Novamont e edito da Edizioni Ambiente. In queste quattro regioni, secondo quanto si attesta nel report, si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale. A livello provinciale, dopo Roma, con 1.196 illeciti ambientali, troviamo Cosenza (1.060). Nella classifica delle illegalità ambientale 2021, la Calabria è al quarto posto con 2.680 reati, di questi 1.060 solo nella provincia di Cosenza, territorio che si classifica al secondo posto per numero di reati tra le province di Italia, dopo Roma. In tutta la regione, sono state 2.469 le persone denunciate, 21 arresti, 1.009 sequestri, 3.407 illeciti amministrativi e 3.298 sanzioni amministrative. [Continua in basso]
Nel ciclo illegale del cemento alla regione tocca il secondo posto con 1.086 reati. Anche in questa classifica troviamo la provincia di Cosenza al secondo posto nella classifica nazionale con 373 reati, seguita al terzo da Reggio Calabria con 249 reati. Per quanto concerne il ciclo illegale dei rifiuti Calabria al quinto posto con 509 reati di cui 172 nella provincia di Cosenza e 146 nella provincia di Reggio che nella classifica delle provincie italiane si collocano rispettivamente al settimo ed ottavo posto. Sono state 557 le inchieste su attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti da febbraio 2022 al 19 luglio 2022. In materia di incendi negli impianti di trattamento, smaltimento, recupero dei rifiuti, la regione è all’ottavo posto per numero di reati con 91 incendi ad impianti dall’1 gennaio del 2021 al 31 luglio 2022. In Italia, nello stesso periodo di riferimento, sono stati in tutto 1.388. Nella classifica delle illegalità contro la fauna Calabria settima con 364 reati. Undicesimo posto tra le province italiane per Reggio Calabria con 137 reati, 126 persone denunciate, un arresto e 196 sequestri. Sull’arte rubata nel 2021, la Calabria è al quindicesimo posto con 8 reati, 78 persone denunciate, una persona arrestata, 4 sequestri, 19 illeciti amministrativi e 19 sanzioni amministrative.
«È desolante – afferma Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria – continuare a vedere, nel corso degli anni, la Calabria sempre ai primi posti nella classifica nazionale degli ecoreati. Particolarmente gravi i dati relativi al ciclo illegale del cemento che portano la regione al secondo posto ed evidenziano la necessità di azioni reali ed incisive contro l’abusivismo edilizio e la cementificazione del territorio e delle coste».
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