Zaccanopoli: parte la petizione contro il taglio degli alberi nel cimitero
L'ordinanza prevede la rimozione di sette cipressi «per non pregiudicare i lavori di riqualificazione e per motivi di sicurezza». I cittadini: «Non sono malati»
È di pochi giorni fa la sentenza del Consiglio di Stato in favore della salvaguardia degli alberi in materia di tutela del patrimonio arboreo. Secondo un Giudice d’appello solo a fronte di una situazione di grave pericolo attuale che minacci l’incolumità dei cittadini si può procedere al taglio degli alberi. In altre parole, la recente sentenza stabilisce che non si tagliano gli alberi senza validi motivi. La decisione arriva nei giorni in cui l’amministrazione comunale di Zaccanopoli, comune del Vibonese, sta procedendo al taglio di 7 esemplari di cipressi (Cupressus Sempervirens), ubicati all’interno del cimitero cittadino. [Continua in basso]
L’ordinanza n.24 del 22 settembre scorso, a firma del sindaco Maria Budriesi, è stata inviata per conoscenza al Prefetto, al comando dei carabinieri di Zungri e ai militari della stazione forestale di Spilinga.
«La rimozione degli alberi si rende necessaria – è scritto nella nota – sia per non pregiudicare i lavori di riqualificazione attualmente in atto all’interno del cimitero, che per ragioni di sicurezza delle edicole e dei loculi cimiteriali. Lo sviluppo radicale degli stessi – si legge – ha danneggiato in maniera evidente i viali ed in alcuni casi le edicole e i loculi cimiteriali. L’eccessiva altezza dei tronchi e dei rami, ha fatto sì che alcuni esemplari si siano addossati alle cappelle creando delle crepe alle strutture e l’altezza delle chiome ha causato, e causa, intasamento delle gronde e degli scoli per la caduta di foglie e galbule».
I cittadini: «Giù le mani dai cipressi»
Avverso la decisione sono scesi in campo alcuni cittadini di Zaccanopoli che hanno richiesto l’accesso agli atti depositando agli uffici comunali una petizione per impedire il taglio degli alberi.
Analoga istanza sarà presentata nelle prossime ore delegato regionale del WWF Vibo Angelo Calzone. L’obiettivo è quello di salvare gli alberi da un taglio che gli ambientalisti ritengono ingiusto: «Gli alberi – sostengono – non sono malati e neppure a rischio di caduta».