Capo Vaticano: i rifiuti alle spalle delle spiagge fra le più belle d’Italia – Video
Un’emergenza più volte segnalata dal consigliere di minoranza del Comune di Ricadi Pasquale Mobrici che ha presentato pure un esposto in Procura per i lavori a Santa Maria
«È molto bella, con un mare meraviglioso», commenta estasiata una turista di Firenze in vacanza nel Vibonese. Una bellezza, quella delle spiagge di Capo Vaticano, immortalata anche nello spot di Versace a Grotticelle. Recentemente il National Geographic ha invece definito la spiaggia di Baia di Riaci come una delle più belle d’Italia per le immersioni.
Eppure, il biglietto da visita nel comprensorio del comune di Ricadi non è dei migliori: rifiuti quasi ovunque e strade dissestate. Una cartolina mozzafiato sporcata dall’immondizia sparsa sulle strade che conducono nei turistici più suggestivi del Vibonese. «Un disastro ambientale – lo definisce Pasquale Mobrici, consigliere comunale del Comune di Ricadi-. Sono pronto a intraprendere ogni azione utile a risolvere la questione. Quello che si vede sulle strade è solo il 10% del problema. La maggior parte dei rifiuti si trova infatti all’interno delle strutture turistiche, che non riescono a smaltirli perché il servizio di raccolta è pessimo». Basta fare un giro per rendersene conto: la spazzatura straborda dai cassonetti all’interno di villaggi e residence.
In località Tono, un grande cumulo di spazzatura è stato rimosso soltanto dopo che le foto sono finite sui social e sulla nostra testata destando scalpore. «Non sappiamo come disfarci dei rifiuti domestici», sottolinea un vacanziere, che chiede la sistemazione di appositi cassonetti. I pochi presenti sono colmi all’inverosimile. La raccolta a singhiozzo scontenta tutti, non solo i turisti. Anche i residenti sono esasperati per un servizio che non funziona e li costringe a vivere circondati dal pattume.
Ma l’emergenza rifiuti è solo una delle tante: «C’è anche il problema della depurazione», spiega Mobrici, che ha presentato un esposto alla Procura di Vibo Valentia per segnalare presunte anomalie nei lavori di interramento del tubo di scarico del depuratore in località Fortino a Santa Maria di Ricadi. Un video girato alcune settimane fa da alcuni sub dimostra infatti che l’ultima parte della condotta non è collettata, scaricando a pochi metri dalla costa quelle che (sulla carta) dovrebbero essere acque depurate e che, in ogni caso, dovrebbero scaricare a non meno di 300 metri dalla costa. «Non solo. La barriera di sabbia, terra e scogli ha modificato il paesaggio e manca il nulla osta paesaggistico», conclude Mobrici. L’auspicio è che sulla vicenda vogliano vederci chiaro la Capitaneria di Porto e la Procura di Vibo.
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