Inquinamento marino, stop agli autospurgo nel Vibonese: ecco l’ordinanza del prefetto
Allarme per il litorale tirrenico dopo la scoperta di fonti di contaminazione lungo i corsi d’acqua. Indagine della Regione Calabria condotta congiuntamente con Arpacal, Province e Stazione Geologica “Anton Dohrn”
Divieto assoluto, su tutto il territorio della provincia di Vibo Valentia, ai veicoli adibiti allo spurgo di pozzi neri o condotti fognari, di circolare, nelle ore notturne, dalle ore 22 alle ore 6, nei giorni compresi tra l’1 luglio e il 15 settembre prossimi. È quanto si legge in una ordinanza firmata dal prefetto di Vibo Valentia Roberta Lulli e trasmessa a tutte le amministrazioni dei Comuni della provincia vibonese, al fine di dare ampia pubblicità, anche mediante l’affissione all’albo pretorio. Mentre – scrive nella sua ordinanza il massimo rappresentante del Governo nel territorio – «le forze di Polizia e le Polizie municipali sono incaricate di farne assicurare il rispetto». Il tutto nel tentativo di riuscire a contrastare possibili fonti di inquinamento marino in tutto il litorale del Vibonese. [Continua in basso]
Le Prefetture sollecitate dal governatore della Calabria
La decisione di una simile misura è, infatti, arrivata dopo che il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, a seguito di uno specifico incontro interistituzionale, tenutosi presso quell’ufficio di presidenza giorno 14 giugno, ha successivamente segnalato a tutte le Prefetture calabresi, «sulla base – ricorda il prefetto nell’ordinanza – delle risultanze di una campagna di indagine sul versante della costa tirrenica, condotta congiuntamente con Arpacal, con le Province e con il supporto tecnico-scientifico della Stazione Geologica “Anton Dohrn”, la presenza di fonti di inquinamento lungo i corsi d’acqua, probabilmente imputabili anche a condotte abusive o a sversamenti illeciti». Da qui la richiesta avanzata alle Prefetture sempre dal presidente della Regione «di valutare l’opportunità, a tutela della salute, di arginare i possibili sversamenti illeciti, sia intensificando i controlli da parte delle forze dell’ordine, che inibendo la circolazione dei mezzi adibiti al servizio autospurgo nelle ore notturne, durante il periodo estivo».
Associazioni ambientaliste pronte alla “rivolta”
Non solo: nel corso del suddetto incontro, è stata anche segnalata – annota ancora il prefetto – «la volontà da parte di alcune associazioni ambientaliste di organizzare manifestazioni di protesta a supporto della popolazione residente, in considerazione delle già verificate circostanze di sversamenti a mare». Inoltre, – evidenzia nell’ordinanza Roberta Lulli – «durante la stagione estiva detto fenomeno è destinato ad aumentare, in considerazione del sensibile incremento della popolazione nelle zone costiere, e una delle possibili cause del fenomeno dell’inquinamento delle acque marine può essere rappresentato proprio dallo svuotamento abusivo degli autospurgo nelle ore notturne, per come rappresentante nel predetto incontro».
Considerando, pertanto, che «il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie e la conseguente non fruibilità del litorale marino potrebbe dare luogo a manifestazioni di protesta da parte dei cittadini residenti, come già evidenziato, con conseguenti possibili turbative sull’ordine pubblico», il prefetto Roberta Lulli ha ritenuto oltremodo necessario, «al fine di arginare ipotesi di inquinamento, con conseguenti danni all’ambiente ed alla salute pubblica e di prevenire turbative sull’ordine pubblico», di vietare – come detto all’inizio – la circolazione dei mezzi adibiti ad autospurgo nelle ore notturne sul tutto il litorale della provincia tra l’1 luglio e il 15 settembre prossimi». [Continua in basso]
Roberto Occhiuto: «Pugno duro, prevenzione e repressione»
In merito alle ordinanze firmate in questo fine settimana oltre che dal prefetto di Vibo Valentia anche da quello di Catanzaro, il presidente della Regione ha sottolineato in un suo recente intervento che «gli illeciti e gli scarichi abusivi avvengono soprattutto nelle ore notturne, con questa stretta chi vuole violare la legge e delinquere avrà un ostacolo in più da aggirare. Pugno duro, prevenzione e repressione, queste le regole d’ingaggio che ci siamo dati. Ringrazio, anche a nome dei cittadini calabresi, i prefetti che hanno agito con tempestività e con grande senso pratico. Ringrazio la Capitaneria di porto, che in queste settimane sta facendo uno straordinario lavoro di controllo sui depuratori. Ringrazio – ha detto ancora Roberto Occhiuto – poi le Procure, i carabinieri, la Guardia di finanza. Tutti stanno agendo con determinazione per il bene comune, tutti stanno operando al meglio per la Calabria e contro chi se ne frega delle leggi, del nostro ambiente e del nostro mare. Sono davvero soddisfatto – conclude Occhiuto – per l’attenzione e per la partecipazione concreta da parte di tutte le istituzioni. Ce la faremo».