Sterpaglie sulla spiaggia di Bivona, Patania (Confasila): «A farne le spese solo cittadini e turisti»
Al centro della polemica che coinvolge Wwf e Comune, la pulizia dell’arenile: «Le erbacce saranno tagliate e non rimosse. Dalla padella alla brace»
«Non voglio entrare nel merito né della Scienza del professor Greco né del talento amministrativo dell’assessore Bruni in un discorso dove, purtroppo, a farne le spese siamo sempre noi cittadini e i turisti che tutti stiamo aspettando». Lo scrive in una nota stampa Gianni Patania, Confasila che interviene in merito alla polemica sulla pulizia della spiaggia di Bivona: «Voglio ricordare all’assessore Bruni che l’estate scorsa sono stato proprio io a chiamare la Capitaneria di Porto per il modo in cui la Ecocar eseguiva i lavori di pulizia spiagge addirittura utilizzando una fresa per il terreno rivoltando la sabbia stessa e quindi sotterrando tutta l’erba che incontrava, creando una situazione di pericolo per i bagnanti. Infatti, immediatamente hanno interrotto questo tipo di lavorazione per poi utilizzare mezzi meccanici per l’estirpazione dell’erba». [Continua in basso]
Ad oggi «dalle dichiarazioni dell’assessore Bruni si apprende che per la stagione balneare 2022 il servizio di rimozione delle “sterpaglie” presenti su circa il 60% del nostro litorale, non spetta alla Ecocar, (forse hanno modificato il contratto?) ma in maniera straordinaria sarà utilizzata una trincia addirittura per il taglio dell’erba, che non sarà rimossa, e così facendo al passaggio i bagnanti troveranno il giusto piacere per i propri piedi. Insomma – sottolinea Patania- dalla padella alla brace. Non c’è pace per turisti e bagnanti».
Per Patania «considerato che il contratto è molto chiaro sul fatto che la società preposta abbia l’obbligo di pulire l’intero litorale e le strade d’accesso alla spiaggia quindi – afferma – la Ecocar dovrebbe preoccuparsi di eseguire i lavori a perfetta regola d’arte quantomeno nelle zone prospicenti sia ai diversi accessi delle spiagge, sia per il lungomare di Bivona. Ma se l’ufficio ambiente non ci arriva con la testa, dove oggi si vedono solo sterpaglie secche, pericolose e pieni di insetti non possiamo che sperare sia nella Scienza del professor Greco che a ragion di logica non ha tutti i torti e sia negli otto punti del dottor Calzone (Wwf) con i quali ha smontato l’assessore Bruni esperto in Diritto amministrativo meno versato però sul fronte ambientale di sua competenza. Tant’è che ci ritroviamo in una città invasa da sterpaglie, spazzatura in ogni dove e spiagge che pungono sotto i piedi (ma dovrebbero solo scottare)». In conclusione Patania si domanda: «Voglio ancora ricordare ai Politici locali storici, che facevano all’epoca (2017) parte dell’amministrazione Costa e oggi siedono (forse) nell’amministrazione Limardo, quando furono rimosse tutte le sterpaglie dell’intero litorale con tanto di territorio pulito ed ordinato di cui si fecero tutti vanto. Oggi a quanto pare hanno rimosso quel bel ricordo, allora mi chiedo: questa situazione a chi giova?».