martedì,Novembre 26 2024

Vena Media avvolta nel degrado, Mangone (Azione): «Cittadini esasperati»

Dai rifiuti a bordo strada all’emergenza idrica, il componente del sodalizio politico contro l’amministrazione comunale: «Sollecitazioni mai prese in considerazione»

Vena Media avvolta nel degrado, Mangone (Azione): «Cittadini esasperati»
Degrado a Vena Media

«Vena Media, così come le altre “Vene” sono oramai dimenticate spesso e volentieri dall’ amministrazione comunale. C’è tanta indignazione tra i cittadini per le condizioni di degrado in cui versa il piccolo borgo alle porte di Vibo. A cominciare dalla viabilità, per poi passare alla carenza idrica, per poi concludere con il sistema rifiuti». La denuncia arriva da Emanuel Mangone, componente direttivo cittadino di Azione che parla di una «condizione igienico-sanitaria non tollerabile che mette a dura prova la vivibilità dei cittadini della zona, prova ne è la situazione documentata in cui versa la centralissima località Cerantonio, ma non solo: medesime condizioni anche sulla strada che da vena media porta verso la provinciale per Triparni nonché sulla strada che da Vena media porta a Vena superiore». [Continua in basso]

Emanuel Mangone, componente direttivo cittadino di Azione

Mangone evidenzia: «Gli abitanti delle Vene sono ormai stanchi di inoltrare richieste e sollecitazioni mai prese in considerazione al Comune di Vibo Valentia per la rimozione dei rifiuti abbandonati, l’installazione di fototrappole affinché gli “incivili” vengano sanzionati, per il decoro urbano compromesso dai rifiuti per strada, le erbacce situe al lato della carreggiata che impediscono la vista agli automobilisti, o peggio ancora, per le pericolose buche nell’asfalto che sono state causa di incidenti negli ultimi anni, e dove ancora oggi motociclisti e non solo rischiano davvero la vita».

E poi ancora, «il problema relativo all’acqua che arriva nel paese per poche ore al mattino non sufficiente nemmeno a riempire i rispettivi serbatoi nelle abitazioni delle poche famiglie rimaste e che ancora resistono alla tentazione di lasciare un paese che sta per scomparire. Si tratta della più grande ingiustizia, la nostra terra – aggiunge Mangone – è una medaglia dalle facce ben distinte, da una parte il mare, il buon cibo, i frutti che ci offre il terreno, il turismo e il sole splendente, mentre dall’altra parte l’inciviltà, la sporcizia, la corruzione e la cattiva gestione della pubblica amministrazione. Del resto abbiamo un sindaco che ha preferito vantarsi dei pesciolini rossi messi nella vasca di piazza Municipio piuttosto che indignarsi e reagire ad una situazione complessiva di degrado pubblico».

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