Le Mura greche sepolte (ma tutelate) per necessità
Alcuni cittadini denunciano la sepoltura definitiva dei preziosi reperti storici lungo la strada del cimitero. Le rassicurazioni dell'assessore Alessandria: "Stiamo operando con i giusti criteri".
E’ da qualche giorno che alcuni cittadini attivi stanno fotografando i lavori di messa in sicurezza e la riqualificazione della strada che porta al cimitero di Vibo Valentia. Lo stanno facendo per denunciare pubblicamente il modus operanti della ditta che sta eseguendo i lavori. Lungo quell’arteria, infatti, esistono le “Mura Greche” che, secondo quanto si è appreso da foto e video postati sui social, stanno per essere sotterrate praticamente per sempre. Forte, dunque, è lo sgomento di questi giorni da parte dei cittadini, che da sempre sono attenti a situazioni di questo genere, perché appunto la storia non si deve cancellare, ma anzi dev’essere riportata alla luce e generarne ricchezze di vario tipo.
Francesco Alessandria, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vibo Valentia, contattato telefonicamente ha detto che i lavori “sono eseguiti di concerto con la Soprintendenza” e che quindi è lo stesso ente a “stabilire le modalità degli interventi”. Inoltre, l’assessore ha inteso sottolineare come – in genere – queste tipologie di opere pubbliche vengono prima mappate e monitorate, poi seguite passo passo nel tentativo di meglio conservare la storia. “Anzi – ha aggiunto – sul posto c’è un architetto incaricato dal Comune che segue costantemente i lavori”. E per far capire meglio questo passaggio, Alessandria ha ad esempio citato la recente storia della riqualificazione di piazza della Signoria a Firenze, dove, nonostante ci fossero anche in quella circostanza dei preziosi reperti storici, i lavori sono continuati ugualmente, previa conservazione e tutela del sottosuolo.
In pratica, interpretando l’Alessandria pensiero, la strada che porta al cimitero, al netto dei monitoraggi della Soprintendenza, verrà finita e verranno contemporaneamente rispettati i vincoli paesaggistici. Unica nota stonata, infine, è la questione frane che interessa l’area. E magari la presenza di tubi e attrezzi edili, che apparentemente possono indurre in un primo momento il cittadino a pensare che si sta agendo violentando il paesaggio e la storia, non sono altro che strumenti indispensabili per rinforzare la zona da possibili frane.