A Tropea il simposio “Rievoluzione urbanistica” per una città eco-logica -Video
Per due giorni esperti provenienti da tutta Italia si sono confrontati sui temi della sostenibilità, dell’ecologia e del cambiamento climatico
Ha riscosso grande interesse il Simposio “Ri(E)voluzione Urbanistica: città e ambiente un rapporto indissolubile”. Una due giorni di incontri e dibattiti promossa della Sezione Calabria dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, presieduta da Domenico Passarelli. Un confronto con lo scopo di ripensare le città con una nuova concezione simbiotica dello spazio urbano e ambientale.
Una città eco-logica intesa come luogo di valorizzazione dell’intelligenza collettiva. E quale migliore luogo del borgo più bello di Italia: Tropea. La cittadina turistica del Vibonese ha accolto per due giorni esperti del settore provenienti da tutta Italia. Diversi i temi affrontati: «Abbiamo parlato di contratti di coste e di fiumi – spiega Domenico Passarelli – di rigenerazione urbana, di riforma urbanistica, di mobilità, di infrastrutture sostenibili e non ultimo delle aree interne e dei centri storici che più di altri durante il lockdown hanno sofferto l’isolamento».
Al termine degli incontri è stato stilato un documento programmatico che sarà inviato alla Regione Calabria, uno strumento utile per la politica regionale al fine di recuperare e riqualificare le nuove città. «L’INU – precisa il presidente della Sezione Calabria dell’Istituto Nazionale di Urbanistica – collabora con le pubbliche amministrazioni, centrali e periferiche nello studio e nella soluzione dei problemi urbanistici, edilizi ed ambientali sia generali che locali.
Negli ultimi anni – prosegue – i temi della sostenibilità, dell’ecologia e del cambiamento climatico sono diventati di interesse e rilevanza globale a fronte del riscaldamento globale, le cui dinamiche ed effetti sono studiati e raccolti negli Assessment Report dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC). La questione ambientale riguarda ovviamente anche la Calabria, regione fragile che necessita – conclude Domenico Passarelli– di una programmazione urbanistica altamente coordinata e interdisciplinare, in linea con gli indirizzi del PNRR e del Green New Deal europeo, per poter essere concretamente affrontata»