Vibo Marina, la Proloco striglia le Istituzioni ed elenca i problemi che frenano lo sviluppo
L'associazione di promozione e sviluppo del territorio invita la comunità a darsi da fare: «C’è bisogno di un rinnovato impegno da parte di tutti»
Il progressivo spopolamento di Vibo Marina spinge la locale Proloco ad interrogarsi sulla questione. «Appaiono evidenti ed oggettivi i segni di un deplorevole degrado di una città lasciata all’incuria del tempo e degli uomini di ogni epoca», scrivono i soci della Proloco in un lungo comunicato stampa nel quale si dicono convinti che «Vibo Marina sia frenata nel suo sviluppo da una rete di disinteresse verso il bene comune». Eppure, «la cittadina ha in sé una vera e grande Comunità, ben definita con circa diecimila abitanti, la più popolosa della provincia dopo il centro. Laboriosa di lunga tradizione con belle realtà produttive, in affanno – ammettono i componenti dell’Associazione di promozione del territorio – per aziende chiuse che hanno arrecato mancanza di lavoro e crisi economica-commerciale, in gran parte sana ed ospitale non solo in estate. Una Comunità visibile e con caratteristiche singolari che condivide un luogo, tra collina e mare, per molti aspetti ancora attraente, una sua storia legata agli scali marittimi, una sua identità e socialità legata al Mediterraneo, una sua unità che fa vivere e sognare nel futuro. Una religiosità, tradizioni, feste e solidarietà nella quotidianità». [Continua in basso]
Alla luce delle potenzialità del centro costiero, per la Proloco «c’è bisogno di un rinnovato impegno da parte di tutti, cittadini attivi, associazioni, Enti ed Istituzioni. C’è bisogno ancora di una maggior attenzione da parte dei principali organi dello Stato per cercare di comprendere perché qui sia tutto più difficile. Bisogna dunque ridare fiducia a Vibo Marina attraverso un controllo del territorio volto al contrasto della criminalità comune ed organizzata». Non vi sono “bacchette magiche” – prosegue – ma neanche tempi così lunghi per un’interesse pubblico generale. C’è scoraggiamento nella gente».
La Proloco sollecita dunque le Istituzioni ad adottare ogni iniziativa utile volta a riqualificare una città dal grande potenziale umano, infrastrutturale e paesaggistico: «Alle porte dell’estate 2022 la situazione appare quella di una Vibo Marina in sofferenza, che ha bisogno di maggior impulso da parte di tutti e che, assolutamente, non vuole rimanere ancora ferma. Tante le priorità che il territorio attende per ripartire, dal completamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio alle risorse idriche, dagli interventi per l’operatività del porto, allo sviluppo della ZES e dell’area industriale Portosalvo, dall’ampliamento delle Scuole alla postazione territoriale di prossimità per la Salute, dalla valorizzazione dei Beni culturali , alla messa in sicurezza delle strade, con Longobardi e San Pietro ancora chiuse. Dal palazzetto dello sport fino al ripristino del bel nome di “Porto Santa Venere” che, già inserito in programmi elettorali ed amministrativi, contribuirebbe, a costo zero, alla promozione di un territorio costiero singolare, al rilancio di una cittadina da sempre accogliente e del suo porto ancora strategico ed importante per la Calabria».