Mistero sui fondi per l’alluvione di Vibo, l’assessore Russo: «Seguiamo un fantasma»
Il titolare dei Lavori pubblici del Comune risponde a un'interrogazione presentata dai consiglieri di “Vibo democratica” e del M5S. «Non ci arrendiamo, ma iniziamo a pensare che questo finanziamento non abbia mai avuto reale concretezza»
«È vero: sembra di seguire un fantasma. Il tutto è fermo alla delibera di giunta regionale, non ci sono atti successivi che mettono l’amministrazione comunale nelle condizioni di poter progettare e poi realizzare importantissimi interventi di cui, invece, avremmo un estremo bisogno». È stato chiarissimo questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici al Comune di Vibo Valentia Giovanni Russo rispondendo – nel corso del question time – a una precisa interrogazione presentata dai consiglieri Marco Miceli e Giuseppe Policaro, del gruppo consiliare “Vibo Democratica”, e da Domenico Santoro e Silvio Pisani, della compagine del Movimento 5 Stelle, al fine di poter ottenere dall’amministratore di Palazzo Luigi Razza lumi in merito al finanziamento da 11 milioni di euro destinato al Comune capoluogo a seguito dell’alluvione che ha colpito e piegato il territorio comunale la mattina del 3 luglio del 2006, ma mai arrivati nei forzieri dell’ente. [Continua in basso]
Si vuole svelare questo «mistero»
A illustrare nel dettaglio il contenuto dell’interrogazione è stato Marco Miceli il quale ha chiesto subito all’esponente di giunta di Palazzo Luigi Razza di poter svelare proprio «il mistero» di questo finanziamento che dovrebbe essere «il risultato di economie ricavate dai finanziamenti dell’emergenza alluvionale. Questi soldi – ha precisato il consigliere di opposizione – non sono, peraltro, tanto fantomatici perché ci sono delle prove documentali: abbiamo una nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del 31 marzo del 2017, che autorizza proprio la Regione a operare nella contabilità speciale relativa all’emergenza alluvione Vibo, abbiamo poi la delibera della Regione Calabria del 20 novembre del 2018, che specifica che dal 6 novembre dello stesso anno questi soldi sarebbero disponibili nel bilancio della Regione per le casse del nostro ente. Di questi fondi, inoltre, – ha proseguito sempre Marco Miceli – ne ha parlato più volte, sia a mezzo stampa sia nel corso di incontri pubblici, l’ex responsabile della Protezione civile regionale Carlo Tansi. L’ex sindaco Elio Costa aveva anche avviato un tavolo tecnico con il fine, presumibilmente, di stilare i piani di intervento da presentare al Dipartimento della Protezione civile regionale. Poi, però, non abbiamo saputo nulla, non sappiamo insomma se questi soldi possano essere utilizzati o meno. Abbiamo anche affrontato la questione in sede di commissione consiliare per capire gli eventuali inghippi burocratici. Oggi riproponiamo l’interrogativo e chiediamo quali passi in avanti siano stati fatti per arrivare – ha concluso il consigliere di “Vibo Democratica” – alla risoluzione di questo mistero».
L’impegno dell’assessore Russo
È toccato, quindi, all’assessore ai Lavori pubblici fornire risposte e delucidazioni. E dopo avere, pertanto, ricordato che oltre alla delibera di giunta regionale non vi sono altri documenti sulla vicenda, Giovanni Russo ha fatto presente che non meno di dieci giorni fa, insieme al dirigente Domenico Libero Scuglia, si è recato in Regione ed entrambi hanno avuto un incontro con il dirigente all’Ambiente e Territorio, al quale – ha riferito l’assessore – «abbiamo fatto presente la vicenda, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta positiva a riguardo. Posso solo aggiungere che abbiamo inviato una lettera, che altro non è che una sorta di relazione che noi abbiamo inviato alla Regione in modo tale che ci rispondesse per iscritto e ci fornisse il relativo decreto di questo finanziamento che deriva dalla sommatoria di diverse economie rispetto ai fondi alluvionali. Ma, anche in questo caso, non abbiamo ottenuto risposta a riguardo».
Detto questo, l’esponente della giunta Limardo ha fatto, tuttavia, sapere che l’amministrazione è a conoscenza del fatto che «queste risorse hanno ottenuto una voce in un capitolo del bilancio della Regione, poi però scopriamo che questo capitolo non trova alcuna copertura finanziaria. Non ci arrendiamo, ma iniziamo a pensare che questo finanziamento non abbia mai avuto reale concretezza perché, ad oggi, da parte della Regione non abbiamo ottenuto alcuna risposta relativamente a questi fondi, se non in questa famigerata delibera di giunta del 6 novembre 2018. Noi, però, non demordiamo – ha detto infine sempre Giovanni Russo – in quanto, qualora la Regione dovesse concederci questo finanziamento, l’amministrazione sarebbe in grado di realizzare degli importantissimi interventi di messa in sicurezza del nostro fronte mare e anche di ciò che riguarda l’officiosità idraulica e, più in generale, tutti i problemi collegati al dissesto idrogeologico».
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