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Vibo, siglato un accordo tra Arpacal e Comune per la tutela delle acque

L'intesa è volta a rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del mare. Previste anche attività di sensibilizzazione e comunicazione ambientale rivolte alla popolazione

Vibo, siglato un accordo tra Arpacal e Comune per la tutela delle acque

«L’accordo di collaborazione tra la nostra Agenzia ed il Comune di Vibo Valentia, che presentiamo oggi alla stampa e quindi all’opinione pubblica, si sviluppa sul solco di una strategia di attenzione che promana dagli indirizzi regionali e da ciò che già la legge regionale istitutiva dell’Arpacal prevede, ossia che la nostra agenzia fornisca un supporto tecnico scientifico al sistema degli enti locali per la prevenzione e la protezione dell’ambiente nelle sue diverse matrici di riferimento». È quanto dichiarato quest’oggi dal direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’accordo di collaborazione con il Comune di Vibo Valentia, rappresentato dal sindaco Maria Limardo, che si è tenuta a palazzo Luigi Razza. [Continua in basso]

Pappaterra: «Primo impegno concreto»

«Già a Pizzo, lo scorso 16 dicembre – ha proseguito Pappaterra – è stata presentata una strategia comune, interistituzionale, per fronteggiare alla radice la problematica della qualità delle acque ed il loro stato di salute. Per la prima volta Regione, le tre Procure di Vibo, Lamezia e Paola, con noi di Arpacal e la stazione zoologica Anton Dhorn, sarà profuso uno sforzo sinergico. I nostri tecnici del dipartimento di Vibo, guidati da Clemente Migliorino, stanno collaborando con i tecnici della Regione per andare a verificare lo stato di stoccaggio dei depuratori della provincia. Questo è un primo segnale. Basti pensare che la Puglia, smaltisce 330 mila tonnellate fanghi, da dati ISPRA, mentre la Calabria solo 30. Evidentemente succedono cose che non sono più tollerabili. Bisogna verificare quali siano le difficoltà che impediscono nel nostro territorio a smaltire correttamente tutti i fanghi di depurazione. Dalla prossima settimana, inoltre, partirà attività congiunta di Arpacal e stazione Anton Dhorn per la verifica dell’effettivo funzionamento dei depuratori; piena collaborazione, ovviamente, con le procure della Repubblica presso i tribunali di Vibo, Lamezia e Paola. È un primo impegno concreto, con largo anticipo rispetto all’estate».

«Nel merito dell’accordo con il Comune di Vibo – ha aggiunto Pappaterra – noi abbiamo deciso di puntare sul dipartimento provinciale di Vibo per una specializzazione nella materia delle acque marine ed interne. Con il coordinamento del nostro direttore scientifico Iannone stiamo supportando la Regione, per la prima volta in venti anni, nel piano regionale di tutela delle acque. Con il dr. Clemente Migliorino, direttore del dipartimento di Vibo, stiamo installando in provincia di Vibo degli autocampionatori ai depuratori. Per gli impianti del Tirreno ho chiesto di pre-collaudare gli autocampionatori, alcuni in provincia di Vibo, per dare i primi dati alla cabina di regia voluta dal presidente Occhiuto. Anche per quanto riguarda la biodiversità, il dipartimento di Vibo ha ora le professionalità per dare il giusto supporto al programma regionale che Arpacal sta seguendo per la Regione Calabria».

Limardo: «Importante il sostegno di Arpacal»

«La ragione di questo accordo, che presentiamo oggi alla stampa, è prioritariamente legato alla tutela delle acque – ha dichiarato il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, presiedendo i lavori della conferenza stampa – . Già nella scorsa stagione balneare, abbiamo avuto l’appoggio di Arpacal nell’annosa problematica del rinvenimento di strane colorazioni nelle acque del nostro mare, tra cui diversi casi di fioritura algale. È vero che questa straordinaria quantità di alghe presente nei nostri mari, lasci intendere una presenza di scarichi non regolari. Ringrazio per il sostegno, e la presenza a questo incontro con la stampa, sia l’assessore comunale all’ambiente Bruni e sia il presidente della commissione consiliare regionale alla Sanità Comito. C’è una attenzione particolare del governatore Occhiuto che, come noto, ha chiamato a raccolta le massime autorità istituzionali del territorio e ha deciso di darci dentro sul problema della depurazione. La presenza oggi dei vertici Arpacal, lascia intendere una piena condivisione di intenti di lunga prospettiva».

Iannone: «Non si possono rincorrere le emergenze»

«Questa convenzione quadro – ha spiegato il direttore scientifico dell’Arpacal, Michelangelo Iannone – manifesta la vicinanza delle Istituzioni tra loro, Comune e Arpacal, per andare a sistema e per chiudere il cerchio su una serie di attività che abbiamo svolto nel periodo estivo dell’emergenza; ma questa, quella di rincorrere le emergenze, è una partita persa, e ce ne accorgiamo quando siamo fruitori del mare nella stagione balneare. Per questo Arpacal, con questo accordo, dal punto di vista tecnico vuole che il suo apporto, al pari di tutte le attività istituzionali per tutti gli enti, sia più interattivo con il Comune perché, insieme a noi, lo si spieghi all’opinione pubblica, aprendo un dialogo serrato. Noi siamo chiamati a dare risposte scientifiche certe ed affidabili, e nel caso di balneazione diamo risposte legate alla tutela sanitaria del bagnante. Ora, finalmente grazie al Comune, saremo nelle condizioni di affrontare il problema in tempi utili. Così saremo in grado di rafforzare il rapporto di fiducia con la cittadinanza per tutte le tematiche di nostra competenza».

Comito: «Giusta attenzione sul nostro territori

«Ringrazio l’Arpacal – ha dichiarato Michele Comito, presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale – non solo per questo accordo quadro, ama anche per aver avuto la giusta attenzione sul nostro territorio nella riorganizzazione dei dipartimenti. I dati economici del turismo sono positivi, circa il 30% in più rispetto all’annualità precedente, ed è noto che le tematiche ambientali, ed in particolare del mare, diventino strategiche. C’è una grande attenzione del presidente Occhiuto sul nostro territorio e, nello specifico della depurazione, c’è un investimento di 800mila euro per l’impianto di Santa Maria di Ricadi che aiuterà non poco il territorio».

In cosa consiste l’accordo tra Arpacal e Comune

L’accordo tende a rafforzare le attività di controllo e monitoraggio delle acque marine comprese nella zona costiera ricadente nel territorio del Comune di Vibo Valentia, nonché dei corsi d’acqua che afferiscono al mare. Previsto anche il monitoraggio e controllo di specie marine protette e non indigene, dei fenomeni di eutrofizzazione. Per fare ciò i due enti si impegnano ad implementare la tempistica e la struttura tecnica relativa alla fase preanalitica, utilizzando tecnici esperti nella matrice specifica, sia durante i campionamenti e sia durante la ricerca e le valutazioni delle variazioni dello stato ambientale che le hanno causate. La collaborazione tra Arpacal e Comune di Vibo valentia, inoltre, prevede anche attività di sensibilizzazione e comunicazione ambientale rivolte alla popolazione per accrescere in essa la consapevolezza del legame tra ambiente e uso responsabile delle risorse naturali. Ciò si concretizzerà anche attraverso la realizzazione di un rapporto di collaborazione su argomenti di comune interesse, mediante un sistematico interscambio di informazioni, lo sviluppo e l’attuazione di iniziative congiunte, eventualmente aperte alla partecipazione di soggetti terzi, anche allo scopo di favorire il più razionale impiego delle risorse disponibili presso ciascuna parte.

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