Serra San Bruno e Dasà ancora senza acqua: «Popolazione in ginocchio» – Video
I sindaci Barillari e Scaturchio si sono recati dal commissario della Sorical che ha assicurato: «Entro stasera il guasto sarà riparato»
Non si contano sui social le denunce di cittadini alle prese con un’emergenza idrica senza precedenti a causa di un clamoroso smottamento che ha fatto collassare due condotte principali del bacino artificiale dell’Alaco, che approvvigionano Vibo e alcuni centri dell’entroterra. E se nel capoluogo di provincia l’acqua sta gradualmente arrivando, i rubinetti di Serra San Bruno e Dasà sono a secco dal 5 gennaio scorso. «Entro stasera il guasto sarà riparato», assicura Sorical i cui operai lavorano giorno e notte nei pressi del bacino artificiale dell’Alaco a Brognaturo, per ripristinare una rete che lo stesso commissario della Società di gestione delle risorse idriche calabresi, Cataldo Calabretta ha definito «obsoleta e da rifare». [Continua in basso]
E mentre Vibo preannuncia l’intenzione di avviare una richiesta danni contro Sorical, il sindaco di Serra San Bruno Alfredo Barillari e quello di Dasà Raffaele Scaturchio si sono recati nelle scorse ore a Catanzaro nella sede della Sorical per chiedere al commissario Calabretta «un’accelerazione sui lavori e tempi certi dell’erogazione nella condotta che serve i territori. Il problema – ha detto Barillari – non può più essere rimandato perché la popolazione, che in questi giorni ha dimostrato di essere resiliente e unita, è in ginocchio. Una situazione aggravata dal proliferare di contagi da Covid».
E anche stamattina nei centri a secco, sono arrivate le autobotti di Calabria Verde e della Protezione Civile per rifornire la popolazione di acqua e alleviare i disagi, tanti, troppi, di migliaia di cittadini da otto giorni senz’acqua.
«Terminata la fase emergenziale – fa sapere il sindaco di Serra – anche noi intendiamo individuare i responsabili di questo disastro per evitare il ripetersi di analoghe emergenze». Un problema che ha riproposto la questione dell’autonomia idrica: «Abbiamo le risorse naturali», da qui l’appello di Barillari ai sindaci del vibonese «affinché si intraprenda un percorso che porti alla completa autosufficienza del servizio idrico».