Crisi idrica nel Vibonese, Sergio De Marco (Sorical): «Entro lunedì l’acqua nelle case» – Video
L’ingegnere, responsabile dell’area operativa della società, conferma il Piano di interventi illustrato ieri nel corso del vertice in Prefettura. E assicura: «Stiamo facendo davvero di tutto, qualsiasi sforzo necessario per un ritorno alla normalità il più velocemente possibile»
«Guardi, stiamo facendo davvero di tutto, qualsiasi sforzo necessario per un ritorno alla normalità il più velocemente possibile. Spero che vada tutto secondo quanto programmato ieri in Prefettura, i tubi dn 600 sono già qui. Le dirò di più: noi speriamo già nel fine settimana, sabato e domenica, di poter inviare l’acqua potabile dall’Alaco verso i serbatoi comunali di Vibo Valentia ed a quelli degli altri comuni serviti da noi. E, dunque, fare in modo che i cittadini lunedì mattina abbiano l’acqua nelle loro case. Mi creda, stiamo dando il massimo perché comprendiamo quali possano essere i forti disagi in questo particolare momento».
Dall’altro capo del telefono, a parlare con il cronista è l’ingegnere Sergio De Marco, direttore dell’Area operativa della Sorical Spa, la società che gestisce l’impianto di potabilizzazione del bacino dell’Alaco che – come è noto – rifornisce d’acqua potabile il territorio comunale di Vibo Valentia e quello di altri centri del Vibonese. [Continua in basso]
Sull’emergenza idrica di queste ore, (dovuta all’improvviso movimento franoso di oltre 70 metri nel territorio di Brognaturo, che ha causato sia il distacco di oltre due metri della condotta dn 450, che alimenta la città capoluogo e i comuni di Stefanaconi, Sant’Onofrio e Gerocarne, sia il disallineamento di circa dieci metri della condotta, Alaco zona dorsale, che alimenta anche alcuni comuni della piana di Gioia Tauro, oltre che Brognaturo, Serra San Bruno, Soriano, Sorianello e San Nicola da Crissa, Mongiana e Fabrizia), l’ingegnere non esita a confidare che si sente «mortificato», ma nello stesso tempo ribadisce la «massima attenzione» da parte della Sorical nel portare avanti i lavori al fine di ripristinare la condotta. L’interessato conferma, poi, il piano di azione illustrato ieri dall’ingegnere Massimo Macri, responsabile del Compartimento centro della Sorical, e dal geometra della società Domenico Isola, nel corso del vertice svoltosi a Palazzo Rizzuti: mettere in sicurezza prima di tutto il costone dove si è verificata la frana. Interventi, questi, estremamente necessari per ricostituire il letto di posa delle condotte che dovranno essere riallineate secondo la direttrice originaria o bypassate su un tracciato più stabile.
«Tutto il nostro sforzo – ha spiegato ancora Sergio De Marco – al momento è concentrato sulla ripresa della linea 450, quella che giunge a Vibo Valentia, lasciando a seguire quella da 600, quella che raggiunge la provincia di Reggio Calabria. Prima di rimetterla in pressione, e riavviare il flusso dell’acqua, dovremo infatti necessariamente riverificare le saldature tra ciascun tratto di tubo ed inserire altri pezzi di tubazione nuova. Poi in ciascun punto in cui la tubazione ha un angolo, realizzare dei blocchi per fermarla al terreno. Se non facessimo questo – ha riferito il responsabile dell’area operativa della Sorical – rischieremmo che poi appena ridiamo pressione, 10-12 atmosfere almeno, il tubo si rompa di nuovo e le lascio solo immaginare che altro disastro si verrebbe a sommare». In conclusione, l’ingegnere ribadisce ancora che rimane il programma definito in Prefettura ieri sera, e cioè di riavviare l’acqua per Vibo Valentia nella serata di sabato. Questo significa – questo l’auspicio di Sergio De Marco – tra riempimento condotta, riempimento serbatoi, riempimento autoclavi private, di poter essere a regime nella serata di domenica».
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