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Bombe ecologiche nel Vibonese, fra ritardi nelle bonifiche e idee confuse

Il commissario straordinario svela in una relazione diversi particolari inediti sulle discariche di Pizzo e San Calogero, mentre su Nicotera (Colantoni) i soldi stavano per essere spesi in altro sito del comune di Joppolo

Bombe ecologiche nel Vibonese, fra ritardi nelle bonifiche  e idee confuse

Discariche abbandonate nel Vibonese e da bonificare, con interventi che però stentano a partire mettendo a grave rischio la salute dei cittadini e provocando danni all’ambiente. Se la scorsa settimana il caso della mancata bonifica della maxi-discarica di località “Colantoni” a Preitoni di Nicotera è approdato in Senato grazie ad un’interrogazione parlamentare di 24 senatori del M5S – soprattutto per i fondi impropriamente dirottati al Comune di Joppolo per la mini-discarica di Calafatoni -, è ora la relazione semestrale del commissario straordinario pe la bonifica delle discariche abusive a svelare molti particolari inediti sulla situazione del Vibonese. [Continua dopo la pubblicità]

Le attuali venti discariche illegali sul territorio calabrese sono dislocate tra le province di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia ed una in un comune in provincia di Reggio Calabria. Ad oggi, secondo quanto rende noto la relazione del commissario straordinario per la bonifica delle discariche abusive, i siti ancora in procedura di infrazione sono in numero elevato in Calabria rispetto alle altre regioni italiane e la situazione appare “complessa per numero di discariche da bonificare e per l’approccio con territori caratterizzati da importanti interessi legati alla ‘ndrangheta, soprattutto nella zona della provincia di Vibo Valentia”. Alcune situazioni sono risultate particolarmente critiche dal punto di vista ambientale, tenuto conto della collocazione di diverse discariche in zone di pregiato valore paesaggistico. Le verifiche fino ad oggi effettuate hanno permesso di controllare l’approccio delle pubbliche amministrazioni nella gestione dei fondi pubblici e di esaminare con attenzione le società ed i professionisti chiamati ad intervenire nella procedura di bonifica, riscontrando in taluni casi irregolarità nelle gare di appalto.   

Le anomalie negli stessi allegati del commissario. Andando ad esaminare la scheda operativa degli interventi nel Vibonese si scopre che anche qui, anziché il sito di località “Colantoni” di Preitoni di Nicotera, viene riportata la località “Calafatoni” che ricade nel comune di Joppolo, con le coordinate che corrispondono però a località Colantoni come svelato lo scorso anno da un’inchiesta della nostra testata. Da ricordare che di recente nell’interrogazione parlamentare i 24 senatori del Movimento Cinque Stelle parlano apertamente di truffa all’Unione Europea poichè qualcuno ha “volutamente scambiato” la necessaria bonifica di località Colantoni (Preitoni di Nicotera) con quella di località Calafatoni del Comune di Joppolo. In ballo ci sono 1.153.740,22 di euro. Dalla cronistoria contenuta nelle schede del commissario straordinario per la bonifica si scoprono altresì altri particolari del tutto inediti. Il 27 settembre 2017, ad esempio, sono stati effettuati dei sopralluoghi con delle fotografie sul sito (ma non viene specificato quale) e sulle superfici confinanti, nonché effettuati “rilievi della discarica al fine di redigere il dossier informativo”, intrapresi poi contatti ed “eseguito il sopralluogo in collaborazione con il personale del Comando Stazione Carabinieri Forestali di Vibo Valentia”. L’1 febbraio 2017 è stata invece “recuperata – si legge nella relazione del commissario – la documentazione amministrativa presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Joppolo”. Un’ammissione importante, quest’ultima, perché dimostra che in prima battuta – se non fossero intervenuti gli avvenimenti successivi (compresa l’inchiesta de Il Vibonese) – si stava erroneamente procedendo ad utilizzare oltre un milione di euro per bonificare una discarica quasi del tutto inesistente e non pericolosa come quella di località Calafatoni nel comune di Joppolo. E’ infatti solo in data 7 febbraio 2018 che si tiene a Roma una riunione “per i chiarimenti da parte dell’arch. Reillo in merito alla denominazione esatta della discarica con la conseguente giusta individuazione della posizione, con accertamenti amministrativi – spiega la relazione del commissario – per dipanare i dubbi sul Comune, Joppolo o Nicotera, e la località da bonificare (Calafatoni o Colantoni, Quercia Grande o altro)”. Nel marzo del 2018, quindi, nuovo sopralluogo con “personale del Comando Stazione carabinieri di Spilinga (v.brig.Iaria) e personale del Noe di Catanzaro nel sito di Joppolo, in quello di Nicotera e ed a Quercia Grande, per i chiarimenti in merito alle coordinate e al perimetro della discarica”. L’ultimo particolare non da poco – che individua definitivamente la discarica da bonificare come quella di Colantoni – è dato dal fatto che nella scheda del commissario il percorso per raggiungere il sito viene indicato in tali termini: “Dalla frazione Preitoni di Nicotera per tre chilometri lato destra si prosegue per Km 0,2 sino al cancello di delimitazione”. L’unico cancello nella zona è quello della discarica di località Colantoni della frazione Preitoni del comune di Nicotera.

Altra località da bonificare viene indicata nella località Marinella di Pizzo Calabro. Si tratta di una discarica di rifiuti solidi urbani in contrada “Pantano Grande” la cui bonifica dovrebbe terminare nel dicembre del 2020. Il 5 settembre 2016 si è avuto il progetto preliminare di bonifica approvato in conferenza dei servizi. Il 21 luglio 2017 sono state eseguite le fotografie del sito e delle superfici confinanti, nonché effettuati i rilievi della discarica al fine di redigere il dossier informativo e sono state analizzate ed ispezionate anche le aree limitrofe contigue alla zona di discarica oggetto di irregolarità. Sono stati quindi intrapresi dei contatti ed eseguito il sopralluogo con personale del Comando Stazione Carabinieri Forestali. Nel febbraio del 2018 è stata poi ritirata la documentazione amministrativa al Comune di Pizzo ed il 2 marzo 2018 si è registrata una riunione operativa per l’esecuzione delle dinamiche fattive al fine di portare in avvio la bonifica del sito che “ospita” trentamila metri cubi di spazzatura alla foce del fiume Angitola (in foto a sinistra)

Infine, la discarica di località Papaleo nel comune di San Calogero. Anche qui, dopo il sopralluogo del 29 settembre 2017 in collaborazione con i carabinieri forestali di Vibo Valentia, si è avuta il 5 marzo 2018 una riunione alla Regione Calabria nel corso della quale è stato garantito il finanziamento dell’intervento (oltre 300mila euro), l’affidamento del lavoro di bonifica alla Sogefid e sono state eseguite le analisi di rischio e la caratterizzazione del sito. L’intervento dovrebbe terminare con la completa bonifica nel dicembre prossimo. Il 6 giugno dello scorso anno è stato anche concluso un accordo quadro con l’Istituto Nazionale di Geovulcanologia per disporre rilevamenti diagnostici geomagnetici sul terreno del sito di discarica, al fine di creare una mappa del sito stesso e verificare la presenza di eventuali rifiuti profondi ed esaminare gli ipotizzabili inquinanti.

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