Vibo Marina, studenti e Guardia costiera liberano le spiagge dalla plastica – Video
Giornata plastic free lungo la fascia costiera cittadina. Sei chilometri di arenile sono stati ripuliti grazie alla sinergia tra Capitaneria di porto ed Istituto Amerigo Vespucci
La Calabria è regione che alterna momenti altissimi, di orgoglio e bellezza, ad altrettanti di abbandono cupo, inerzia, inciviltà. Vibo Valentia, per questo, è località paradigmatica, perfetto esempio di oscillazione continua: una città dalle immense potenzialità, il cui grave e severo abbandono pesa da troppi anni su una comunità che ha imparato, troppo spesso, a lasciar correre, esausta e pessimista. Dai beni archeologici (il cantiere a ridosso delle mura greche, sequestrato in area protetta) passando per i tesori ambientali (le discariche abusive, il mare violato), il lassismo corre sul filo. Ma per fortuna, ogni tanto, come nella giornata che andiamo a descrivere, il lato positivo esce in tutta la sua forza. E ne emergono esperienze vere, ed intense.
Spiagge e futuro plastic free. Il 24 maggio, a far capolino, è stato l’ottimismo, la speranza, per un domani migliore, grazie al maggior civismo che sicuramente caratterizzerà le generazioni a venire. Si è celebrato un momento di crescita comune. A regalarcelo, bambini, scuole, Capitaneria di Porto, ministero dell’Ambiente, Wwf, Legambiente, in collaborazione con il gruppo Pubbliemme e il network LaC. L’entusiasmo col quale “i figli” della comunità vibonese si sono riversati sulle spiagge per ripulirle dall’immondizia gettata dai genitori, è stata sintomatica. Centinaia di ragazzi, di studenti, accompagnati dai rispettivi maestri professori, sotto l’occhio vigile del personale in forze alla Capitaneria di Porto, hanno celebrato anche a Vibo Marina la giornata dell’ambiente “Plastic Free – Liberi dalla plastica”, indetta in tutto il Paese grazie ad un accordo di programma tra Comando generale del corpo delle capitanerie di porto d’Italia e ministero dell’Ambiente.
Capitaneria e Scuola: la sinergia per Vibo. Il compito di rilanciarla sul territorio è spettato al Comandante di Fregata Giuseppe Spera, comandante del Porto, in sinergia con l’Istituto Amerigo Vespucci di Vibo Marina diretto da Maria Salvia. «È una giornata di grande importanza per la sensibilizzazione dei cittadini di domani, e per l’educazione delle giovani generazioni alle buone pratiche – ha dichiarato il comandante a tale proposito -. I ragazzi, devono essere consapevoli dell’importanza dell’ambiente e della sua tutela, anche e soprattutto in un contesto come questo. Anche per questo motivo, da sempre, la collaborazione con l’istituto di Vibo Marina assume una centralità particolare».
Il Vespucci, un istituto consapevole. Anche la dirigente scolastica Salvia ha approfittato dell’occasione per ribadire l’attenzione costante, l’impegno della sua scuola al tema della salvaguardia e della tutela. “Questa scuola, questi ragazzi, sono abituati ad attività di questo genere, che da anni ci vedono in prima linea, anche grazie al rapporto sempre più stretto e collaborativo con la Capitaneria – ha dichiarato la dirigente -. Crediamo fermamente che l’attività sul campo sia molto più importante ed efficace di nozioni astratte, imposte passivamente, all’interno delle aule scolastiche, che rischiano di diventare fredde, se non si alternano ad esperienze di condivisione fattiva».
Gadget ed entusiasmo. La mattinata, quindi, iniziata con al distribuzione di gadget da parte del personale militare (magliette e cappellini), ha quindi proseguito sugli arenili della frazione. Qui, in un contesto naturale rivelatosi comunque abbastanza pulito, i ragazzi, indossati i guanti di protezione, si sono dedicati alla raccolta degli oggetti in plastica abbandonati sulle spiagge di Vibo e Bivona: un totale di sei chilometri di arenile, dove tutti hanno potuto contribuire concretamente al risanamento ambientale, e mettere alla prova in concreto, il loro grado di sensibilità. E certo è che di sensibilità, questo territorio, ne ha bisogno: specie all’indomani del rinvenimento della discarica contenente tonnellate di plastica, nei pressi del fiume Angitola.
Il Wwf, situazione drammatica. Proprio da questo ultimo, drammatico avvenimento, è partito Pino Paolillo, responsabile del settore conservazione del Wwf Calabria. «L’ultima discarica con la quale dobbiamo fare i conti, emersa solo pochi giorni fa, ci fa capire come sia importante lavorare sull’educazione delle generazioni future, affinché non compiano gli stessi errori di chi li ha preceduti. La plastica non muore mai, e la situazione nel vibonese è drammatica: solo un atteggiamento e delle abitudini sostenibili, un consumo minore per salvaguardare l’ambiente, potranno mettere in sicurezza quello che ci rimane, già gravemente compromesso».