Ambiente, “Un albero per il futuro” fa tappa all’istituto “Gagliardi” di Vibo
Protagonisti la squadra dei Carabinieri forestali, Reparto Biodiversità di Mongiana, guidati dal nuovo comandante Rocco Pelle e gli studenti dell’indirizzo dell’Agrario
“Un albero per il futuro”. È il progetto realizzato dai Carabinieri della Forestale del Reparto Biodiversità. Si tratta di un’operazione che coinvolge le scuole, a partire dalla Primaria fino agli istituti superiori e che si protrarrà per tre anni. Nel 2021 si prevede che verranno messe a dimora circa 60mila piante boschive autoctone. L’idea alla base è quella di creare un bosco diffuso, piantando negli spazi adiacenti alle scuole delle piante tipiche del luogo (specie autoctone), e poi attraverso una mappa conoscere in tempo reale quanti alberi sono stati messi a dimora, di che specie si tratta e quanta CO2 viene assorbita. È una vera campagna di salvezza per restituire un ambiente meno inquinato alle future generazioni. Con questi valori e principi i Carabinieri della forestale di Mongiana, con sede a Villa Vittoria, si sono presentati nei giorni scorsi nella sede dell’istituto alberghiero “Enrico Gagliardi” di Vibo Valentia. A guidare la squadra il comandante del reparto, maggiore Rocco Pelle, di recentissima nomina (ha ricevuto l’incarico il 20 settembre). Ad accompagnarlo l’appuntato Maria Pia Rullo e il luogotenente Domenico Minichini (responsabile settore Educazione ambientale). Oltre ai carabinieri, gli operatori (Oti) che hanno messo a dimora le piante, 10 lecci e 4 cerri, con georeferenziazione sul sito appositamente dedicato, www.unalberoperilfuturo.rgp.bio.it. [Continua in basso]
Prima della piantumazione si è tenuto un incontro informativo e formativo a cui hanno partecipato le due classi dell’indirizzo Agrario del “Gagliardi” insieme al dirigente scolastico Pasquale Barbuto e al docente responsabile del progetto Domenico Villì. Nel suo intervento, il comandante Pelle ha illustrato il ruolo che hanno i Carabinieri forestali – nello specifico il Reparto Biodiversità di cui è responsabile per l’intero territorio del Vibonese – per la salvaguardia dei boschi e dell’ambiente, non solo per la protezione delle riserve, ma anche con il compito di occuparsi della divulgazione ambientale e della formazione nelle scuole. Nel suo racconto il comandante Pelle si è soffermato sull’importanza della parola biodiversità e del progetto “Un albero per il futuro”: «Questo nome magico fa parte del nostro vivere. Si è parlato di sviluppo sostenibile per le generazioni future, associando la parola biodiversità. Questo nome ci ha accompagnato già dai tempi del Corpo forestale dello Stato. Il nostro Reparto si compone di militari in divisa insieme alla grande componente del personale Oti, che li vedete oggi presenti come il caposquadra Vincenzo Crupi. Villa Vittoria è una struttura d’eccellenza – ha proseguito il maggiore Pelle – sia per la gestione della flora ma anche della fauna, perché oltre ai sentieri botanici, ci sono quelli faunistici. Se siamo qui è perché incaricati dal generale Davide De Laurentis, che coordina i 28 Reparti Biodiversità sparsi nei diversi territori del Paese, con il compito di individuare le scuole a partire dalla primaria, dove andare a realizzare questo progetto. Il progetto si inserisce in una attività internazionale, in base agli accordi sui mutamenti climatici».
L’investimento sull’attività di sostenibilità ambientale attraverso il progetto “Un albero per il futuro” si inserisce nei piani internazionali per contenere i mutamenti climatici in vista della conferenza Onu che si terrà a novembre in Scozia, a Glasgow (dal 31 ottobre al 2 novembre 2021) la ventiseiesima Conferenza sul clima (Cop 26) a distanza da 5 anni dagli accordi di Parigi. In questi giorni si è tenuta una pre-Cop a Milano, (28 settembre, 2 ottobre) a cui hanno partecipato i vertici del Reparto Biodivesità (oltre al generale di Divisione Davide De Laurentis anche il colonnello Raffaele Pio Manicone, Direttore della Divisione centrale Corpo forestale di Roma). «Sotto il profilo naturalistico c’è in atto un cambiamento di tendenza – ha spiegato ancora il maggiore Pelle – per quanto riguarda la gestione del territorio, con il ritorno alle specie autoctone». Infine, ha sentito il bisogno di esprimere un ringraziamento per l’accoglienza e ha espresso elogi per il “Gagliardi”, sorpreso nello scoprire un istituto con tutte queste potenzialità, «una vera eccellenza”».
Il dirigente scolastico Pasquale Barbuto, dal canto suo, ha ringraziato il comandante Pelle e tutta la squadra per essersi fatti artefici di questo importante progetto, che mira alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Prima che si procedesse alla messa a dimora delle piante, il luogotenente Minichini ha fatto sapere che la squadra dei Carabinieri forestali del Reparto Biodiversità tornerà nell’istituto per svolgere una giornata formativa sull’ambiente e sul paesaggio boschivo; anche per presentare un altro progetto, “L’albero di Falcone”. Si tratta di una talea presa dalla pianta che si trova nel giardino dove abitava il giudice Giovanni Falcone a Palermo, che sta facendo il giro dell’Italia. «Non appena saranno disponibili queste piante – ha assicurato Minichini – noi ritorneremo a fare una giornata non solo sull’ambiente ma anche sulla legalità».