giovedì,Dicembre 26 2024

Rifiuti, i disservizi della raccolta non risparmiano nemmeno il… Comune

Nell’area interna a Palazzo Luigi Razza in cui si trovano i bidoncini della differenziata stazionano cumuli di carta e cartone, vecchie stampanti e computer dismessi. Specchio di ciò che avviene in molte zone della città

Rifiuti, i disservizi della raccolta non risparmiano nemmeno il… Comune

I disservizi che caratterizzano la raccolta rifiuti in città non risparmiano neppure i locali del Municipio. A Palazzo Luigi Razza, infatti, mentre tra i corridoi e le salette la politica discute del destino della tormentata Amministrazione Costa – congelata da una crisi che si protrae da mesi e senza una Giunta da oltre un mese – l’area in cui sono posizionati i bidoncini della raccolta differenziata si presenta specchio fedele di ciò che avviene in molte zone cittadine, fuori dal palazzo. Cumuli di carta e cartone, sacchi neri stracolmi dei rifiuti degli uffici, confezioni di toner per stampante, vecchi pc e stampanti rotte ammassate alla bell’e meglio. Situazione indecorosa creatasi a causa del mancato ritiro della differenziata o per “pulizie” straordinarie di qualche ufficio, non è dato saperlo. Certo è che più di un dipendente ha segnalato la circostanza invocando un pronto intervento del personale addetto. Come dire, se la raccolta non procede neppure nel centro decisionale e politico cittadino… c’è poco da stare allegri nel resto della città.

In merito ai fatti suesposti l’azienda Dusty ha inviato una replica che di seguito integralmente riportiamo: “Continua la campagna denigratoria posta in essere nei confronti di Dusty. Ancora un’invettiva scagliata contro chi porta avanti giornalmente con impegno e dedizione un appalto di primaria importanza, quale quello di igiene urbana, in un contesto territoriale notevolmente degradato ed allo stesso tempo incomprensibilmente ostile. Si legge nell’articolo del 24.1.2018 dal titolo “Rifiuti, i disservizi della raccolta non risparmiano nemmeno il… Comune” che Dusty avrebbe omesso di svuotare i contenitori dei rifiuti differenziati collocati all’interno di Palazzo Razza. Niente di più falso! Questi i fatti. La Raccolta differenziata viene eseguita secondo un calendario concordato con il Comune ed in ossequio alle previsioni del Contratto e dell’annessa Offerta Tecnica. La giornata di giovedì è deputata alla raccolta – presso le utenze domestiche e non – della frazione umida conferita nei contenitori marroni. La raccolta della carta e del cartone – per tutte le utenze non domestiche – viene eseguita ogni giorno nel pomeriggio. In particolare, negli uffici comunali – per non intralciare le attività istituzionali – il ritiro della carta viene effettuato nelle fasce orarie in cui gli stessi risultano chiusi al pubblico. Con riguardo, infine, al ritiro di Raee il relativo servizio (contrattualmente previsto due volte al mese) viene svolto a domicilio previo appuntamento concordato con il call-center “Dusty” due volte la settimana. Fatta tale indispensabile precisazione sulle modalità di raccolta dei RR.DD. – facilmente a disposizione di chi si appresta a fornire notizie in merito a pretesi disservizi -, si comprende l’infondatezza degli addebiti mossi nell’articolo cui si replica. Invero, dalla fotografia allegata al citato articolo si evince con estrema chiarezza che alle ore 12.31 di giovedì 24.1.2019 il contenitore marrone per la raccolta dell’umido era debitamente svuotato. Il mancato svuotamento dei contenitori della carta non è imputabile ad alcun disservizio, essendo stato regolarmente svolto – così come previsto – nel pomeriggio a seguito della chiusura al pubblico degli Uffici comunali come è dato evincere dalla fotografia che si allega alla presente, fatta alle ore 12.45 dello stesso giorno. In merito ai piccoli ingombranti e ai toner – inopinatamente ammassati dai dipendenti comunali accanto ai contenitori per la R.D. – è opportuno evidenziare che nessun appuntamento per il relativo ritiro è mai stato concordato con gli operatori Dusty. Né gli stessi avrebbero potuto essere – come sembrerebbe pretendere l’articolo cui si replica – ritirati insieme alla frazione della carta e del cartone essendo l’avvio a smaltimento e recupero di tali rifiuti disciplinato da procedure ben definite. Tanto per dimostrare, ancora una volta, l’infondatezza e la gratuità dell’atteggiamento denigratorio posto in essere in danno di “Dusty” che sin dall’avvio ha sempre operato nell’assoluto rispetto delle previsioni contrattuali”.                                     

Non comprendiamo invero cosa pretenda di precisare l’azienda Dusty inviando tale replica che, nel vano tentativo di smentire qualcosa che non può essere smentito, si produce in una serie di discutibili giustificazioni. Intanto non abbiamo mai scritto che “Dusty avrebbe omesso di svuotare i contenitori”, bensì abbiamo documentato con tanto di immagine “datata”, come l’area destinata ai bidoncini all’interno del palazzo municipale fosse diventata ricettacolo di rifiuti di ogni sorta, senza addebitare direttamente all’azienda tale situazione, particolarmente degradante per un pubblico ufficio, casa dei cittadini. Se, come afferma l’azienda, la raccolta della carta avviene tutti i pomeriggi, allora si è di fronte ad un accumulo superiore alla norma che si è concentrato nel giro di un mattino, determinando il caos. Può succedere. Non abbiamo mai asserito che il contenitore marrone per la raccolta dell’umido non fosse debitamente svuotato, come la stessa Dusty si affretta a precisare. Il fatto che – a sentire l’azienda – la situazione sia stata sanata nel giro di un quarto d’ora – nonostante la presenza di Raee il cui ritiro come spiega l’azienda è disciplinato da procedure ben definite -, non fa rallegrarci e convincerci quindi come a volte basti solo un po’ di buona volontà per mettere a posto le cose. E che forse la buona volontà ha bisogno di essere stimolata, magari con un titolo di giornale e una foto efficace. Detto ciò, stia serena l’azienda: il suo principale problema a Vibo non è certo Il Vibonese (additato a capofila di una “campagna denigratoria”). Il giornale continuerà a documentare i disservizi così come a rendere conto dei risultati di questo infelice settore, i cui molteplici guai contribuiscono a rendere questo “contesto territoriale notevolmente degradato ed allo stesso tempo ‘incomprensibilmente’ ostile”.

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