Ato rifiuti Vibo, scontro Costa-Maragò sull’Eco-distretto: «Atti inviati in Procura»
È bagarre sulla collocazione del sito di trattamento. Il sindaco di Vibo e presidente dell’assemblea ribadisce che «nessuna decisione è stata assunta» ma che la proposta di Sant’Onofrio manca ancora del parere della Regione ed è all'attenzione della magistratura
«In riferimento all’articolo apparso sul quotidiano on-line Il Vibonese ed in particolare alle dichiarazioni del sindaco di Sant’Onofrio, si rende necessario, al fine di fugare ogni dubbio e per evitare il diffondersi di notizie non corrispondenti al vero, fornire alcuni chiarimenti in merito. Nell’ultima assemblea dell’Ato, al di là di un parere espresso, in via del tutto informale, non è stato deciso alcunché in relazione all’ipotesi di realizzazione o meno dell’Eco-distretto nel comune di Sant’Onofrio. Peraltro l’argomento non era stato posto neanche all’ordine del giorno, come ben ricorderà il sindaco di Sant’Onofrio, presente all’assemblea». A riferirlo in un comunicato stampa è il primo cittadino di Vibo Valentia, Elio Costa, presidente dell’Ato n. 4 che riunisce i comuni del Vibonese chiamati a determinarsi sulla gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani dopo il passaggio di consegne da parte della Regione Calabria. Al centro del dibattere è tornato l’Eco-distretto che lo stesso organismo aveva già in passato deliberato di realizzare a Sant’Onofrio, in località Palombara, zona Vajoti. «E’ di tutta evidenza – scrive Costa in replica a Maragò -, e rappresenta sicuramente un obiettivo politico dell’amministrazione da me guidata, che occorra tendere all’autonomia dell’Ato, tuttavia non si può prescindere da un’attenta analisi costi-benefici, allo stato non effettuata, che consenta di stabilire quale sia con certezza la scelta ottimale da adottarsi, già al di là della fase transitoria legata al subentro e per la quale si è data delega alla Regione di gestire, anche in termini economici, l’attuale fase».
Per il sindaco «giova ricordare in proposito che, relativamente al sito ubicato nel comune di Sant’Onofrio, l’Ato attende ancora il parere di idoneità da parte della Regione mentre una parte dei cittadini santonofresi ha manifestato apertamente, con una raccolta di firme, il suo dissenso alla realizzazione dell’opera. Infine, da non sottovalutarsi, la circostanza che la Procura della Repubblica di Vibo Valentia si sta occupando della vicenda, relativamente alla proposta avanzata dal sindaco di Sant’Onofrio, in conseguenza del trasferimento degli atti da parte dello scrivente alla stessa Procura, in qualità di Presidente dell’Ato. Del resto non può sottacersi sulla necessità, nel breve-medio termine, di continuare a conferire i rifiuti presso gli impianti esistenti e quindi comunque fuori provincia mentre la realizzazione di un nuovo impianto ha tempi, giocoforza, più lunghi e sicuramente necessita di una progettazione tecnica di dettaglio accurata e comprensiva dei costi da sostenere». Per il sindaco Costa «in tale contesto trova piena attuazione la redazione del Piano d’Ambito che il Comune di Vibo Valentia, quale capofila, ha avuto finanziato dal Conai e che rappresenta la piattaforma comune sulla quale avviare un serio percorso, condiviso e partecipato, per la risoluzione del problema rifiuti nel territorio provinciale. Ricordo ancora che con Decreto dirigenziale n°4239 del 05.05.2018 le risorse finanziarie pari a 42.550.000 di euro, sono state assegnate all’Ato Vibo per la realizzazione di una “Piattaforma di recupero spinto di MPS dai Rur, valorizzazione RD secca, compostaggio anaerobico della RD bio con produzione di biometano”. Per tale tipologia di impianto occorrerà individuare specifico sito ovvero soluzione diversa sulla base di una accurata analisi tecnico-economica».
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