venerdì,Dicembre 27 2024

Tubercolosi nei cinghiali, ancora quattro casi nel Vibonese

Ordinanze per la distruzione delle carcasse. La patologia è trasmissibile anche all’uomo attraverso il contatto con l’animale e il consumo di carne cruda o poco cotta

Tubercolosi nei cinghiali, ancora quattro casi nel Vibonese

Ancora quattro casi di cinghiali abbattuti nel Vibonese ma affetti da tubercolosi. Tre sono stati uccisi durante una battuta di caccia in località “Nocessa” del comune di Capistrano, mentre un quarto cinghiale è stato abbattuto in contrada Campo del territorio comunale di Francavilla Angitola. In tale ultimo caso si tratta di un esemplare di sesso maschile di circa due anni di età e con un peso di 80 chili. A seguito delle visite specialistiche del servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, sui quattro cinghiali è stata riscontrata la presenza di sospetta tubercolosi e da qui l’emissione di due distinte ordinanze da parte dei Comuni interessati per la distruzione degli animali mediante interramento e denaturazione con agenti disinfettanti della carcassa, operazione da effettuare sotto il controllo della polizia municipale e sotto la vigilanza del servizio veterinario dell’Asp. Nelle scorse settimane altri due casi di cinghiali affetti da tubercolosi si erano registrati sempre a Capistrano ed a Mongiana, mentre nel mese di novembre cinghiali affetti dalla malattia erano stati abbattuti a Brognaturo e Nardodipace. La raccomandazione resta quella di non consumare carne di cinghiale senza la preventiva verifica dell’assenza della malattia attraverso le prescritte analisi. Si tratta, infatti, di una patologia trasmissibile anche all’uomo attraverso il contatto diretto con l’animale o il consumo di carni crude o poco cotte.    LEGGI ANCHE:  Tubercolosi nei cinghiali nel Vibonese, l’Udicon invoca l’intervento di Regione e Asp

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