lunedì,Dicembre 23 2024

Pineta di Nicotera a rischio incendi, appello di Movi@Vento: «Intervenite prima che sia troppo tardi»

Lo stato di incuria e abbandono preoccupa i consiglieri di minoranza che chiedono alle autorità competenti di scongiurare un evento disastroso

Pineta di Nicotera a rischio incendi, appello di Movi@Vento: «Intervenite prima che sia troppo tardi»
La pineta di Nicotera Marina

L’emergenza incendi scoppiata nella nostra Regione, sta minacciando i polomoni verdi. Partendo da questa riflessione, i componenti del Gruppo consilare Movi@Vento di Nicotera, Antonio D’Agostino, Maria Adele Buccafusca e Salvatore Pagano hanno sottoscritto un documento che hanno inviato alla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, alla Delegazione di Spiaggia di Nicotera e al Sindaco di Nicotera «al fine di prevenire anche da noi eventuali conseguenze nefaste, di volere  operare – affermano – con l’urgenza che la situazione impone, un’adeguata pulizia del sottobosco della pineta di Marina di Nicotera, che costituisce un prezioso polmone verde e un notevole valore paesaggistico aggiunto del nostro territorio».

Pineta avvolta nel degrado

Per il gruppo di minoranza: «Chiunque frequenti la Pineta può testimoniare l’incuria e l’abbandono in cui versa. La manutenzione dovrebbe riguardare anche le operazioni di diradamento con l’eliminazione delle alberature ammalorate – scrivono – che potrebbero anch’esse favorire il propagarsi di un incendio».

Disastro da scongiurare

«Le testimonianze con le relative notizie che arrivano dai centri colpiti dai roghi per mano criminale – proseguono D’Agostino, Buccafusca, e Pagano – sono allarmanti e destano preoccupazione da parte dei cittadini, consapevoli che il fuoco d’estate é un pericolo per tutti e basta davvero poco per alimentarlo e propagarlo anche a causa delle temperature da record che si stanno registrando». Da qui l’appello alle istituzioni: «Soltanto un’opera immediata e sistematica di prevenzione da parte delle  autorità competenti può scongiurare un evento disastroso come quelli che le cronache continuano quotidianamente a restituirci».

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