Sequestro dell’Eco-punto in centro a Vibo, i residenti: «Ora si avvii il “porta a porta”»
Gli abitanti di via Pellicano e dintorni presentano un’istanza al sindaco Costa nella quale si chiede l’avvio del servizio di raccolta differenziata «al pari di altre zone», diffidandolo dal «riposizionare i cassonetti stradali che trasformerebbero la zona in una nuova discarica»
«Sulla raccolta dei rifiuti in centro, dopo il sequestro del sito-pattumiera di via Pellicano, non è finita qui!». I residenti delle vie limitrofe all’eco-punto situato in pieno centro a Vibo Valentia promettono ancora battaglia. Dopo l’intervento dei carabinieri della locale Stazione, situata a pochi passi dall’area incriminata, e del Noe di Reggio Calabria, i cittadini più direttamente interessati dal provvedimento che ha portato, tra le altre cose, anche alla denuncia del responsabile Dusty, ritornano sui tanti disagi subiti. Uno su tutti: «Non abbiamo mai usufruito – protestano in un nuovo intervento – del servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti». Sono gli stessi residenti a ricordare che, «dopo la più volte invocata chiusura del sito pattumiera» questa è avvenuta per «improvviso e deciso intervento dell’autorità giudiziaria che ha sancito il sequestro per violazioni della normativa in materia di igiene». Circostanza verificatasi, si dicono convinti i “vicini” dell’Eco-punto «a seguito del silenzio del sindaco a cui era stato più volte richiesto dai residenti stessi lo spostamento per degrado urbano e carenza di igiene, dall’Asp e dalla Polizia municipale che ne avevano intimato lo spostamento, dal sindacato Slai Cobas che ne aveva richiesto la chiusura per palesi irregolarità». Quindi, rendono noto gli interessati, «abbiamo presentato una nuova istanza al sindaco chiedendo che – al pari di tutta la città – venga avviata la raccolta porta a porta nel quartiere del centro. Ciò perché a distanza di più giorni dalla chiusura del sito-pattumiera, unico punto ove i residenti potevano conferire i rifiuti, il Comune non ha disposto alcuna misura alternativa».
Ancora, precisano, «L’istanza al sindaco si è resa necessaria perché sembrerebbe che il Comune, ostinato a non voler avviare la raccolta porta a porta in centro città, possa autorizzare il posizionamento dei cassonetti sui marciapiedi del centro, come avveniva in passato. Se ciò dovesse accadere il centro città diventerebbe – ancora – una discarica a cielo aperto, perché tali cassonetti in centro, essendo gli unici in città, verrebbero presi d’assalto da parte di tutti i cittadini che, pur avendo la raccolta porta a porta nel proprio quartiere, non intendono fare la differenziata, e si recherebbero in centro a conferire i propri rifiuti». Prioritario per i cittadini che vivono in quella zona diventa quindi «scongiurare simili scellerate scelte del Comune di Vibo, ricordando a tutti – amministratori compresi – che ogni città tende a tutelare e migliorare il centro, e non a degradarlo come avviene a Vibo Valentia, e ad offrire uguali servizi tutti i cittadini, ovvero la raccolta porta a porta».
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