Raccolta rifiuti ferma, città in ginocchio: il Comune di Vibo diffida la Dusty
Palazzo Luigi Razza informa che il disservizio potrebbe proseguire e che l’azienda verrà sanzionata: Russo (Pd): «Responsabilità politiche dietro i disservizi». Intanto Costa prende atto delle dimissioni della Romanò, che dice: «Lascio per evitare strumentalizzazioni sul mio conto». L’appello dell’imprenditore Mirabello
L’amministrazione comunale di Vibo comunica che, a seguito dello sciopero indetto dagli operai della Dusty «senza alcuna preventiva comunicazione all’Ente, si determineranno sicuramente ulteriori disservizi nella gestione della raccolta rifiuti». Secondo quanto comunicato dalla Dusty, segnala il Comune, «il problema è stato denunciato ai carabinieri, che sono già intervenuti, ed alla competente Commissione di vigilanza in seno alla Prefettura, e peraltro economicamente, a loro dire, è stato anche risolto, in quanto oggi stanno provvedendo al pagamento della quattordicesima mensilità. Ovviamente – si precisa – l’amministrazione comunale diffidato la Dusty a ripristinare il servizio per come previsto dall’art. 6 del Csa, interrotto senza preavviso, ed ha, altresì, comunicato che, per i disservizi derivanti dallo sciopero, opererà delle trattenute sul canone del mese di luglio, né verranno riconosciuti alla ditta oneri derivanti da lavori aggiuntivi conseguenti allo sciopero».
Sull’agitazione dei lavoratori che ha messo in ginocchio la raccolta dei rifiuti in tutta la città, è intervenuto il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Giovanni Russo. «Aumento del 5% a carico dei cittadini nel solo ultimo anno – ricorda Russo -, quasi 2 milioni di euro di debito fuori bilancio causati negli ultimi due esercizi finanziari, 5 assessori all’Ambiente cambiati, in attesa che venga nominato il sesto. Basterebbe questo per fotografare il fallimento nel settore ambiente. Nonostante tutti questi soldi spesi oggi ritroviamo una città sporca in ogni suo angolo e buona parte degli operatori in sciopero. Operatori che comunque in questi mesi senza uno straccio di programmazione su spazzamento, decespugliamento, hanno garantito il loro operato, specie per sanare condizioni emergenziali. Siamo di fronte ad un settore, quello della Rsu – incalza il capogruppo Pd -, in totale anarchia, che causa un degrado assurdo nella nostra città. Situazione figlia di un contratto voluto da questa amministrazione, di cui poi non ne ha mai controllato l’attuazione».
Per Russo «ci sono responsabilità dirette da parte di chi oggi amministra Vibo Valentia che in questi tre anni non ha saputo o voluto incidere in uno dei settori nevralgici di una buona amministrazione. Cosa altro bisogna aspettare affinché il sindaco non faccia più finta che questo settore va governato con un’attenzione particolare. A nulla è servito seppur tardivo il “richiamo” del massimo esponente del centrodestra nonché maggiore sostenitore di Costa. Serve che il sindaco ed i suoi alleati intervengano in maniera concreta. A stagione estiva inoltrata, la nostra città si presenta nel peggior modo possibile. Se il sindaco Costa e la sua allegra compagnia ci sono, battano un colpo!».
Nel frattempo è arrivata anche la presa d’atto da parte del sindaco Elio Costa delle dimissioni dell’assessore all’Ambiente Stefania Romanò, la quarta delegata al settore che, per motivi vari, ha lasciato l’incarico. Nella lettera di rinuncia, datata 16 luglio, l’ex assessore specifica che la decisione è maturata in virtù delle vicende giudiziarie che l’hanno vista coinvolta nelle indagini relativi all’alluvione di Rossano-Corigliano. Fatto rispetto al quale, la professionista ha precisato di voler evitare strumentalizzazioni di sorta.
Si affida ad una lettera aperta all’amministrazione comunale, invece, l’imprenditore vibonese Vincenzo Mirabello. «È purtroppo evidente che il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti, così com’è stato strutturato nella città di Vibo, non funziona! – afferma -. Lo stato di profondo degrado e lo scandaloso spettacolo dei cumuli di spazzatura sparsi ad ogni ora, in ogni angolo della città, mortificano l’intera comunità e ci inducono a cercare soluzioni alternative urgenti, allo scopo di restituire dignità e decoro alla nostra comunità. Ritengo necessario che si elaborino nuove strategie e si apportino i dovuti correttivi per rendere efficiente il servizio di raccolta della differenziata». Quindi specifica: «Per noi che, oltre ad essere cittadini che pagano le tasse, abbiamo attività economiche dalle quali dipende la nostra sussistenza e quella dei nostri dipendenti, questa situazione non è più assolutamente accettabile. Siamo convinti che la raccolta “porta a porta” possa essere un buon sistema per la Città di Vibo, ma non possiamo omettere che fino ad ora la gestione è stata pessima ed è per questo che il sottoscritto cittadino ed imprenditore ritiene opportuno avanzare le seguenti proposte: modifica degli orari di ritiro della differenziata, che dovrebbe essere effettuata nelle ore notturne o in ogni caso non oltre le ore 7,30 del mattino; rimozione immediata dei contenitori per la raccolta dei farmaci scaduti posti davanti alle farmacie e di quelli per le pile esauste, considerato che nessuno provvede a svuotarli con regolarità; spazzamento delle strade e ritiro dei rifiuti nelle domeniche e nelle giornate festive; gestione della differenziata con il sistema delle tessere magnetiche, sulle quali viene accreditato un punteggio in base al peso e alla categoria di rifiuti che si depositano». In conclusione: «i cittadini vibonesi hanno dimostrato che la raccolta differenziata la vogliono e la sanno fare; quindi chiediamo a Voi che ci amministrate di trovare la migliore soluzione possibile, perché Vibo possa ritornare ad essere una città pulita e le nostre attività commerciali possano operare in un ambiente decoroso».
LEGGI ANCHE: Rifiuti a Vibo: scatta la protesta degli operai della Dusty senza stipendio (VIDEO)