Il caso | «Ma quale pulizia? Il tracciato dell’ex Littorina è ancora una giungla»
Dopo l’entusiasmo iniziale seguito all’annuncio degli interventi di manutenzione sul percorso naturalistico, diversi lettori segnalano il suo reale stato. L’assessore Lombardo: «Chiederò un ulteriore intervento»
In molti avevano esultato all’annuncio, rallegrandosi per un intervento che restituiva alla fruibilità di sportivi e cittadini un percorso immerso nel verde molto amato dai vibonesi e non solo. L’opera di pulizia dell’ex tracciato ferroviario delle Calabro-lucane, meglio noto come “Littorina”, aveva incontrato, in sostanza, il favore dei più. E diversi amanti delle attività all’aria aperta ne avevano subito approfittato per tornare a percorrere i 7 chilometri che da località Madonella di Vibo portano nel territorio comunale di Pizzo attraverso la natura e panorami incantevoli, rimasto per troppo tempo impercorribile a causa dello sviluppo selvaggio e incontrollato della vegetazione. Salvo dover constatare a proprie spese che l’intervento sì c’è stato, ma che lo stesso si è limitato ad un breve tratto, lasciando purtroppo in preda all’abbandono gran parte del percorso. (L’articolo prosegue dopo la pubblicità)
Un “caso” segnalatoci da alcuni lettori che hanno documentato con foto le condizioni della “vecchia ferrovia”. Come ha fatto Raffaele Mancuso, appassionato di mountain bike, riferendo testualmente: «come potete constatare non è stato ripulito niente, la situazione è peggiore di prima. Avranno ripulito si e no 20 metri prima della galleria. Le persone che oggi l’hanno percorso in bicicletta sono tornate tutte piene di graffi dovuti ai rovi e alle sterpaglie. D’altra parte sembrava strano: non puliscono i marciapiedi in città figuriamoci se andavano a pulire la vecchia ferrovia».
E, ancora, è stata affidata al gruppo Facebook “La voce di Vibo Marina e delle Marinate” la testimonianza di Cinzia Minorchio. «Con mio marito, in sella al nostro Vespone 200, abbiamo attraversato la strada della Littorina che dalle spalle del 501 arriva fino a Pizzo. Dopo tanta pubblicità sui giornali locali, mi chiedevo cosa si intende per “pulizia e ripristino “, visto che sono stati per un breve tratto tagliate le sterpaglie secche, ma come al solito sono state spalmate per terra con rischio di incendio altissimo. Per un tratto ho girato un video col mio cellulare, che ho dovuto sospendere visto che dovevo salvaguardare il mio viso dai rovi. Devo ammettere che il paesaggio è stupendo e suggestivo, a volte pericoloso perché non ci sono le ringhiere di protezione in alcuni ponti, la strada si restringe parecchio e i rovi fanno da cornice… forse il percorso sarà di competenza anche del Comune di Pizzo, comunque è davvero un peccato. Speriamo in un intervento senza grandi proclami, ma la vedo dura. Consiglio di farlo ugualmente ma con attrezzature idonee…». (L’articolo prosegue dopo la pubblicità)
Insomma, l’entusiasmo iniziale seguito all’annuncio dell’assessore ai Lavori Pubblici di Vibo Lorenzo Lombardo, si è parecchio ridimensionato anche se lo stesso esponente dell’Esecutivo Costa, proprio in risposta al post di Cinzia Minorchio, ha tenuto a precisare che il percorso «era diventato praticamente impercorribile al punto che molti appassionati stavano facendo una colletta per pulirlo nel migliore dei modi. Certo, non sarà stata fatta per come avremmo voluto però, posso dire che oggi si può percorrere. Ad ogni modo approfitto di questa segnalazione per girarla a chi ha fatto il lavoro chiedendogli un ulteriore intervento. Ci tengo a precisare una cosa però, non voleva essere assolutamente un proclama, mi dispiace che qualcuno l’abbia interpretato così. Per quanto riguarda la messa in sicurezza, è previsto un intervento ma non su tutto il tratto. Convengo che è un tratto che meriterebbe una riqualificazione che va oltre la semplice pulizia».
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