Trent’anni fa la tragedia del Moby Prince, la Fit-Cisl ricorda le vittime calabresi
Iniziativa online del sindacato di categoria. Nell’incidente all’uscita del porto di Livorno morirono tra gli altri quattro marittimi di Pizzo e due di Parghelia
In occasione del trentesimo anniversario della tragedia del Moby Prince, che causò la morte di 140 persone nella notte del 10 aprile 1991 all’uscita del porto di Livorno, la Fit Cisl Calabria organizza un’iniziativa online per rendere omaggio e ricordare le vittime, sollecitando impegno e investimenti delle istituzioni e delle imprese sul tema della sicurezza.
Tra le 140 vittime anche la nostra regione pagò un alto tributo quella sciagurata notte per la presenza a bordo di 11 calabresi. Quattro erano di Pizzo: Rocco Averta, Antonio Avolio, Francesco Esposito e Giulio Timpano; tre di Siderno: Luciano Barbaro, Francesco Crupi e Antonio Rodi; uno di Santa Sofia D’Aspromonte: Nicodemo Baffa; uno di Taurianova: Carlo Vigliani; due di Parghelia: Francesco Mazzitelli e il cognato Francesco Tumeo.
«Purtroppo anche quest’anno, causa la pandemia di Covid-19 – fa sapere il coordinatore nazionale Fit-Cisl Vincenzo Pagnotta -, non è possibile incontrare i parenti delle vittime personalmente, ma vogliamo continuare a dimostrare la nostra solidarietà anche a distanza, per far sentire loro la nostra più viva vicinanza nel ricordo di questa immane tragedia, stringendoci in un forte abbraccio».