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Vibo, incarico al candidato di Maria Limardo: le ombre sulla selezione

Un avviso pubblico modificato in corsa ben due volte consentirà a tre professionisti di incassare 28mila euro fino a giugno. Tra loro anche l’eterno aspirante consigliere comunale Nicola Lo Torto

Vibo, incarico al candidato di Maria Limardo: le ombre sulla selezione
Il sindaco Limardo e Adriana Teti

di Alessia Bausone
Lo scorso 23 ottobre è stato pubblicato da parte dell’ambito territoriale socio assistenziale di Vibo Valentia (comprendente 15 comuni con capofila il capoluogo di Provincia) un avviso pubblico per la creazione di una “short list” finalizzata all’individuazione di figure “per la progettazione, il monitoraggio, il coordinamento, la rendicontazione e il supporto al responsabile unico del procedimento nelle attività amministrative dei fondi regionali ed europei”. Si cercava, quindi, un “Esperto in progettazione e gestione delle Politiche Sociali”. A firmare l’avviso è stata una vecchia conoscenza del nostro network, la dirigente comunale di Vibo Valentia Adriana Teti, che dall’atto risulta anche responsabile unico del procedimento. L’operato della Teti pare alquanto discutibile con zone d’ombra che hanno, addirittura, riattivato una parte letargica dell’opposizione nel consiglio comunale a Palazzo Razza, pronta oggi a dare battaglia.

Taglio e cucito sulla short list

Il termine per presentare la domanda e concorrere nell’essere selezionati dalla fatidica “short list” per la progettazione e gestione delle politiche sociali di Vibo Valentia e dintorni, inizialmente era fissato per il 9 novembre.
Agli aspiranti venivano richiesti requisiti di carattere generale (come assenza di condanne penali e idoneità fisica), requisiti di ordine culturale (come la laurea, conoscenza dei fondi europei e di procedure e normative) e requisiti di servizio, ossia una “esperienza professionale non inferiore a 6 anni con competenze teorico pratiche maturate nell’attività di gestione, studi di fattibilità e progettazione, monitoraggio, coordinamento, rendicontazione, connessi ai fondi regionali ed europei, conoscenza ed esperienza operativa sulla rete intranet dei vari fondi” senza, però, fare nessun cenno al possesso di specifica qualifica professionale o iscrizione ad albi. 
Il 13 novembre, la dirigente Adriana Teti emanava un atto qualificato come “precisazioni all’avviso del 23 ottobre 2020 e riapertura termini” in cui modificava (arbitrariamente) i criteri di predisposizione della short list. Si legge nell’atto che “Nessuna preferenza sarà applicata per il possesso di laurea specialistica nel campo del sociale, ferme restando le valutazioni che saranno operate, di volta in volta, in base agli incarichi da affidare”, fissando un nuovo termine per le candidature al 23 novembre.
Con ulteriore atto del 18 dicembre e qualificato, stavolta, come “modifica parziale e riapertura termini”, la Teti fissava un nuovo termine per la presentazione delle candidature al 24 dicembre (solo 6 giorni dopo). Questo perchè, mette nero su bianco la dirigente, “è opportuno modificare parzialmente i requisiti richiesti eliminando l’anzianità minima di sei anni nei campi oggetto degli incarichi” perchè fino ad allora erano risultati idonei solo in quattro. Per la Teti “tale numero deve intendersi esiguo e tale da non consentire all’Ambito una scelta sufficientemente ampia”.

Idonei, non idonei e ripescati 

Dal verbale di verifica idoneità del 14 dicembre risultavano 19 nominativi e di questi solo in 4 avevano i requisiti previsti dall’avviso (iniziale!): Antonietta Dominello, coordinatrice dell’Ambito Territoriale per i servizi sociali di Locri; Francesco Andrea Suppa, già presente nella short list di “Calabria lavoro” sugli esperti giuridico amministrativi; Pasquale Luzzo, già coordinatore delle attività previste dal Pac Cura con la Regione Calabria e già responsabile dell’ufficio programmazione comunlitaria del Comune di Vibo Valentia; Adele De Angelis (funzionaria della commissione europea).
Nonostante questo, la Teti dispose la pubblicazione solo momentanea della “short list” in attesa che la stessa venisse integrata “con gli altri professionisti in possesso dei nuovi requisiti”.
Da sottolineare che l’Assemblea dei Sindaci l’8 febbraio scorso dispose l’ennesima riapertura dei termini, giusto in tempo per far inoltrare la domanda per la “short list” anche a Giuseppe Tallini, figlio dell’ex Presidente del Consiglio regionale additato come “impresentabile” dalla commissione parlamentare antimafia e indagato per concorso esterno e voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta “Farmabusiness” della Dda di Catanzaro.
Con la determinazione 361 del 18 marzo scorso, Adriana Teti redige la “short list” in cui a far compagnia al figlio di Tallini vi sono altre 18 persone.

Ecco chi sono i selezionati

Non si è fatta attendere la “chiamata” dei professionisti dalla “short list” . Con determinazione 378 del 23 marzo si è definito lo “sfizioso” incarico per ben tre fortunati: 90 giorni di lavoro fino al 30 giugno a 312 euro giornalieri per un totale massimo di 28.125 euro per dare “supporto alle procedure per l’inclusione attiva del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali”.
I prescelti sono stati, oltre ad Antonella Dominello (che, bisogna dirlo, fin da subito era risultata avere i requisiti di esperienza richiesti), l’assistente sociale di Caulonia Fabiola Ursino.
Quest’ultima è stata una tra le prime a presentare la domanda, il 5 novembre (prima delle modifiche dei requisiti e delle varie riaperture dei termini) e, quindi, ben consapevole di non avere i 6 anni di anzianità nel campo richiesto. C’è da chiedersi perchè la Ursino che all’atto della domanda sapeva di non avere i requisiti per essere selezionata, abbia comunque inoltrato la richiesta per entrare nella “short list”. Forse era a conoscenza che sarebbe mutato il quadro da lì a poco e lei sarebbe stata “benedetta” dall’ambito territoriale di Vibo Valentia?
L’ultimo selezionato è l’avvocato Nicola Lo Torto, già esperto giuridico nella Fondazione Field negli anni d’oro dal 2012 al 2014 e poi planato in Calabria Etica. E’ stato candidato consigliere comunale più volte, nel 2010 con la lista di centrodestra “D’Agostino per Vibo”, nel 2015 con la lista di centrosinistra “Lo Schiavo Sindaco” e due anni fa con la lista “Servire Vibo” a sostegno di Maria Limardo, portandole in dote un centinaio di preferenze. Ora ad essere servito è lui, pur non essendo stato eletto a Palazzo Razza, si ritroverà a guadagnare certamente più di un consigliere comunale.

L’opposizione promette battaglia

Con una formale interrogazione alla Sindaca Limardo, il capigruppo di Vibo Democratica, Marco Miceli e quella di Vibo Valentia da Vivere, Lorenza Scrugli, hanno chiesto conto della compatibilità di queste continue modifiche dell’avviso pubblico (le famose “precisazioni” della Teti) con la Costituzione e la normativa in vigore, tra cui il codice degli appalti. Risposte formali non ne son pervenute, ma un ulteriore problema è stata la diffidenza del Presidente della provincia e Sindaco di Stefanaconi Salvatore Solano che sull’operato di Adriana Teti ha storto il naso, unitamente ad altri Sindaci, in particolare quello di Mileto, Salvatore Fortunato Giordano, tanto da arrivare a chiedere di annullare la short list.

AGGIORNAMENTO

Nelle ore successive all’uscita di questo articolo, il Comune ha replica. Ecco la nota ufficiale.

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