lunedì,Dicembre 2 2024

Avvistato al porto di Tropea un raro esemplare di Ibis sacro

Il grosso “trampoliere “ bianco e nero con il lungo becco arcuato si aggira da giorni nella zona del porto. La raccomandazione del WWF a mantenere sempre una certa distanza per non spaventarlo

Avvistato al porto di Tropea un raro esemplare di Ibis sacro
Il raro esemplare di Ibis avvistato a Tropea

Il periodo della migrazione primaverile è iniziato. Da tutta la Regione arrivano al WWF segnalazioni di uccelli, soprattutto rapaci, che dall’ Africa si recano nel nostro continente per la riproduzione. A suscitare curiosità e stupore tra i  cittadini di Tropea, la presenza di un grosso “trampoliere “ bianco e nero con il lungo becco arcuato che si aggirava nella zona del porto. Temendo fosse ferito o in difficoltà la signora Giuliana Caruso ha allertato i veterinari. Sul posto i dottori Domenico Cocciolo e  Anna Maria Caruso. Sull’avvistamento interviene il naturalista del WWF Pino Paolillo:«Non ricordavo avvistamenti di Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) in Calabria, una specie originaria dell’Africa subsahariana, ora estinto in Egitto, dove però ai tempi dei faraoni era diventato il simbolo di Thot, il dio della luna, della saggezza e della conoscenza». Negli ultimi secoli la specie è stata ampiamente allevata negli zoo e nelle collezioni di uccelli acquatici in Europa, tanto che in Francia si è naturalizzato con poche centinaia di coppie e ha cominciato a riprodursi anche in alcune zone del Nord Italia, per cui si può ipotizzare la provenienza semidomestica dell’Ibis di Tropea da una di queste località, essendo una specie esotica ormai in espansione.

L’atteggiamento confidenziale dimostrato nei confronti dei curiosi, denota le origini semidomestiche dell’esemplare, evidentemente abituato alla presenza dell’uomo. Ciononostante, il naturalista del WWF e i veterinari raccomandano di mantenere sempre una certa distanza per consentire all’animale di alimentarsi tranquillamente, senza essere costretto a continui spostamenti che si tradurrebbero in un inutile dispendio di energie, con successivo indebolimento per denutrizione e le gravi conseguenze del caso. Un appello, quello a non disturbare il raro esemplare, è stato lanciato anche dal sindaco di Tropea Giovanni Macrì.

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