Vaccinazioni nel Vibonese, rush finale per gli over 80 ma i sindaci lamentano lo scarso preavviso
Oggi a Dasà anche gli ottuagenari di Acquaro, Arena, Dinami mentre a Pannaconi somministrazioni per gli anziani di Cessaniti e Briatico. Una giornata speciale decisa dall’Asp appena 24 ore fa e comunicata ai primi cittadini con un sms
Sono iniziate di buona mattina, a Dasà, le vaccinazioni degli over 80. Le attività si svolgono all’interno della Biblioteca comunale e le dosi vengono somministrate dai medici di famiglia provenienti dai comuni del comprensorio. La struttura, infatti, accoglie utenti non solo di Dasà ma anche di Acquaro, Arena, Dinami e rispettive frazioni.
Si avvia così, con un appuntamento deciso fuori dal calendario vaccinale comunicato nei giorni scorsi, il completamento della campagna dedicata agli ottuagenari nella provincia di Vibo Valentia. Medesima iniziativa è in corso a Pannaconi dove si stanno svolgendo le vaccinazioni riguardanti gli anziani residenti a Cessaniti e Briatico.
La giornata extra
In prima fila a Dasà, il sindaco Raffaele Scaturchio che sta supportando le operazioni in sinergia con la Protezione civile. Il primo cittadino sta aiutando gli 80enni nella compilazione dei moduli: «Sull’organizzazione c’è stata qualche difficoltà – ha confermato – anche perché l’Asp di Vibo Valentia ha comunicato solo ieri sera la programmazione». Critica la posizione del primo cittadino di Acquaro, Giuseppe Barillaro: «Siamo stati informati attraverso un messaggio su Whatsapp. Non tutti i cittadini hanno saputo di questa giornata “extra”. In più sono anziani e non è detto abbiano la possibilità di raggiungere il centro vaccini con così poco preavviso».
I dati forniti dall’Asp
In queste ore è in corso un vertice all’Asp di Vibo Valentia per illustrare il nuovo Piano vaccinale anti Covid-19. Reso noto anche il totale delle somministrazioni effettuate nella giornata di ieri (891): 16 dosi a ospiti di rsa, 1 a un dipendente, 105 a over 80, 4 a operatori di servizi essenziali, 29 a sanitari, 120 a categorie fragili o lavoratori a rischio, 8 a volontari impegnati in attività sanitarie, 7 a operatori non sanitari e 617 a operatori scolastici.