lunedì,Dicembre 23 2024

Mileto, aggressione al vicecomandante di Polizia municipale

L’artefice del gesto, in evidente stato confusionale, è lo stesso che ieri ha colpito al volto l’operatore della Prociv, nel piazzale del drive in a Vibo

Mileto, aggressione al vicecomandante di Polizia municipale

Ha ripetuto il suo gesto la persona che nella mattinata di ieri si è scagliata contro un operatore della Prociv di Pizzo, nel piazzale del drive in allestito all’esterno del Palazzetto dello sport di viale della Pace a Vibo Valentia, colpendolo con un pugno e rompendogli il setto nasale. A 24 ore di distanza l’uomo, in evidente stato confusionale, si è reso recidivo nei confronti del vicecomandante di Polizia municipale di Mileto Renato Parrone, il quale insieme all’agente Francesco Adornato, ad alcuni carabinieri della locale stazione e al responsabile del Centro di servizio mentale Antonio Mercuri si era recato da lui per verificarne le condizioni e farlo sottoporre a visita psichiatrica.

L’aggressione è avvenuta a Paravati, comunità di residenza del soggetto già trattato. Alla vista degli interlocutori l’uomo è subito andato in escandescenza, inveendo contro il medico. Da qui l’intervento delle forze dell’ordine per bloccarlo e la conseguente colluttazione. Ad avere la peggio è stato, appunto, il vicecomandante di Polizia municipale, colpito mentre il soggetto cercava di divincolarsi. La conseguente rottura degli occhiali gli ha, nello specifico, provocato delle escoriazioni al volto. L’uomo, già ieri denunciato dalla polizia di Vibo per lesioni, una volta bloccato è stato trattato in regime di Tso e trasportato dagli uomini del 118 presso l’ospedale Iazzolino di Vibo Valentia. Qui è stato sottoposto a tampone molecolare (per fortuna risultato negativo al Covid-19) e quindi ricoverato nel reparto di Psichiatria.

Riguardo all’aggressione, poco fa sono arrivati gli attestati di solidarietà alla vittima, da parte del sindaco Salvatore Fortunato Giordano. «Non posso esimermi dall’essere pubblicamente vicino e solidale, a nome di tutta l’amministrazione e dei cittadini, al nostro vicecomandante. L’aggressione avvenuta nell’adempimento del suo dovere poteva costargli cara – ha affermato – anche se ha avuto origine da un malessere a cui altre deficienze del sistema non riescono a porre rimedio. Spesso i pochi vigili sono costretti a sopperire alle carenze di un sistema ridotto al minimo, in base a una legge che pensa al risparmio economico più che ai servizi offerti. Chiederei al ministro per la Pubblica amministrazione il ripristino del corpo dei Vigili urbani, con la possibilità di un’assunzione straordinaria. Le poche unità disponibili, infatti, sono costretti a fare di tutto, ancor di più in epoca di pandemia dove, a fronte di pochi spiccioli, ad alcune categorie si chiede costantemente un impegno ulteriore».

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