Politiche 2018 | Lavori sul lungomare di Tropea, Ferro: «Ancora nessuna risposta»
Intervento dell’esponente di Fratelli d’Italia sullo stato dell’arte dopo i danni causati dalle mareggiate che si sono abbattute sul litorale. Intanto a sostegno della candidata del centrodestra arriva il coordinatore cittadino di Vibo Antonello Fuscà
«A due anni dalla prima mareggiata che ha distrutto il lungomare di Tropea e ad un anno dalla delibera con cui la Commissione hanno approvato il progetto di ripristino, non sono arrivate risposte concrete e non c’è alcuna prospettiva per gli operatori turistici, alcuni dei quali si sono visti portare via dal mare le strutture. Non sappiamo quale sia il destino dei 350mila euro stanziati dalla Regione, che tra l’altro non sono risorse a fondo perduto ma consistono nel rimborso delle rate di un mutuo acceso dal Comune presso la cassa depositi e prestiti, con evidente allungamento dei tempi».
A riferirlo in una nota è il consigliere regionale del gruppo misto Wanda Ferro, candidata della coalizione di centrodestra nell’uninominale alla Camera nel collegio Vibo-Soverato. Per l’esponente di Fratelli d’Italia: «Il tempo è passato e una nuova mareggiata, durante lo scorso inverno, ha creato ulteriori danni e aggravato la situazione dell’economia turistica. Sul destino di Tropea, che per la sua bellezza e unicità è la località simbolo del turismo calabrese, c’è l’assoluto disinteresse dei governi nazionale e regionale di centrosinistra, così come pure la giunta comunale, nel periodo in cui è stata in carica, non è stata capace di dare impulso ai lavori di ripristino. Per Tropea comunque non bastano i pur indispensabili interventi per riparare i danni del maltempo, ma serve un piano straordinario dei governi nazionale e regionale per garantire un futuro ad una località meravigliosa quanto fragile, aggredita da fenomeni di erosione che mettono a rischio la stessa rocca e la sopravvivenza della spiaggia».
Per l’ex presidente della Provincia di Catanzaro: «I finanziamenti per gli interventi tampone rischiano di essere inutili se non si realizzerà un grande piano strutturale che preveda tra l’altro un sistema frangiflutti per mettere definitivamente in sicurezza la spiaggia. Se i cittadini mi daranno fiducia per rappresentare questo territorio alla Camera dei Deputati, avanzerò questa proposta al nuovo governo. Tropea è infatti il simbolo delle potenzialità turistiche della Calabria, ma anche dei forti ostacoli alla crescita cui decenni di malgoverno hanno imposto a questa terra, a partire da una viabilità che rende difficile attraversare questi territori, ma anche per le carenze della rete idrica e i problemi legati alla depurazione. La bellezza dei territori e la ricchezza di cultura e tradizioni devono essere accompagnate da interventi infrastrutturali capaci di sostenere una crescita turistica che sia al passo con i tempi e competitiva rispetto al resto dell’offerta dell’Europa e del Mediterraneo».
Sostegno da Fuscà. Intanto a sostegno di Wanda Ferro arriva l’intervento del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Vibo Valentia Antonello Fuscà. «Andate a votare – è il suo appello -. Non lasciate che altri decidano per il vostro futuro. E non lasciatevi incantare, soprattutto, dalle false sirene: le promesse del centrosinistra che, in piena campagna elettorale, si rinnovano di giorno in giorno nel tentativo di fuorviare l’opinione pubblica. Bisogna essere sfacciati per arrivare, a pochi giorni dal voto – denuncia Fuscà – ad annunciare l’avvio di programmi di sostegno all’occupazione giovanile o all’imprenditoria o peggio annunciare l’erogazione di imminenti finanziamenti in favore di Enti, amministrati da sindaci vicini per appartenenza politica e stranamente tenuti “congelati ” fino ad ora; il tutto quando per quasi quattro anni, non s’è fatto nulla di concreto per consentire alla Calabria di rimettersi in moto per agganciare il treno della ripresa. Assistiamo infatti, in questi giorni di campagna elettorale a continui annunci di politici regionali e nazionali del centrosinistra pronti a promettere ciò che sino ad oggi non sono stati in grado di realizzare. Per noi, al contrario, parlano i fatti. E i fatti – spiega Fuscà -, hanno un nome e cognome: Wanda Ferro».