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“Pedali e sapori” alla terza tappa, in bici alla scoperta dell’enogastronomia vibonese di qualità

L’originale iniziativa cicloturistica è portata avanti dall’associazione Bicinsieme di San Costantino Calabro. Nell’ultima tappa visita ad un’azienda agrituristica di Zaccanopoli

“Pedali e sapori” alla terza tappa, in bici alla scoperta dell’enogastronomia vibonese di qualità

Ancora un grande successo per le escursioni alla scoperta del territorio e delle eccellenze della cucina tipica regionale promossi dall’associazione “Bicinsieme Paesaggi in Movimento“. 

Pedali e sapori”, questo lo slogan delle escursioni in mountain bike del gruppo guidato da Raffaele Mancuso, recentemente entrato a far parte della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab). 

Gusto e passione, dunque, in un connubio perfetto che «riunisce i tanti amici bikers desiderosi di conoscere le eccellenze del territorio vibonese e che per l’occasione, domenica 18 febbraio, si sono ritrovati per la terza tappa con visita e degustazione nell’azienda agrituristica Caridà di Zaccanopoli. Un’azienda che nasce dalla passione della famiglia Mazzitelli per la tradizione nel lontano 1998. Grazie alla sua collocazione geografica l’agriturismo permette di conoscere da vicino non solo un’agricoltura e una cucina ricca di prodotti tradizionali e di altissima qualità ma anche paesaggi turistici mozzafiato». 

Tra le risorse enogastronomiche locali più apprezzate e valorizzate in azienda «sicuramente troviamo eccellenze come l’olio extravergine di oliva prodotto ancora con la tecnica tradizionale praticata dai maestri contadini, fagioli, salumi, una grandissima varietà di prodotti vinicoli, oltre alla straordinaria predominanza di latticini e formaggi d’èlite tra cui il più apprezzato e riconosciuto della zona, il pecorino del Monte Poro».

In conclusione, Mancuso ricorda che «andare in bicicletta è un’arte, che si impara e poi non si lascia più. Una passione che bisogna almeno una volta nella vita provare, e da cui farsi travolgere, ogni giorno. Senza riuscire a stancarsi mai. Perché a un certo punto non contano i chilometri, il freddo, il caldo torrido. Alla fine conta solo il respiro, l’aria sulle guance, e la magica sensazione di fare qualcosa di bello, buono e sano. La bici è libertà e umanità: il viaggiare a misura d’uomo, che non dipende da nulla se non da noi stessi e le nostre forze».

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