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Raro pesce foglia catturato nel mare di Pizzo

Finito in una rete calata dai pescatori a dieci metri dalla riva. Pino Paolillo del Wwf ne ha segnalato la presenza ad un ricercatore siciliano che da anni registra le presenze "aliene" nelle nostre acque

Raro pesce foglia catturato nel mare di Pizzo

A quasi due anni di distanza dall’ultima cattura, risalente all’aprile del 2019, un altro esemplare di Pesce foglia (Lobotes surinamensis)  è finito in una rete calata ad appena dieci metri dalla riva, in località “Malfarà” del comune di Pizzo. Ad accorgersi dello strano “ospite”, Giacomo Procopio, uno dei più anziani pescatori napitini, che ha legato la sua vita al mare e alla pesca, erede di un’antica tradizione familiare. Consapevoli di trovarsi di fronte a una cattura non certamente comune, altri giovani pescatori hanno contattato il naturalista del Wwf, Pino Paolillo, che ha confermato l’identificazione della specie e raccolto alcuni dati biometrici dell’esemplare che misurava 55 cm di lunghezza per un peso di 3,5 chili.  
Dopo la prima segnalazione di una cattura alla foce dell’Angitola risalente all’ottobre del 1967 e decritta dal Bini, Paolillo ricorda anche un secondo rinvenimento al largo di Vibo Marina nel novembre del 2017, a circa 15 miglia dalla costa. Il pesce foglia è una specie diffusa in tutti i mari tropicali e subtropicali, ed è nota con il nome inglese di “triple tail” (tripla coda) a causa della  caratteristica posizione arretrata della pinna dorsale e di quella anale, entrambe vicine alla coda, tanto da far pensare che l’animale sia dotato, appunto, di una coda trilobata. La notizia dell’interessante cattura è stata comunicata da Paolillo al ricercatore siciliano Francesco Tiralongo, che da anni registra le catture di specie rare o “aliene” nei nostri mari.

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