Bimbo ha un presunto angioma ma il Cup prenota la visita con un medico già in pensione
La vicenda denunciata pubblicamente da una professionista di Vibo Marina: «L'Asp non ha rispetto per gli utenti»
Poliambulatorio di Filadelfia: visita dermatologica per un bambino di quattro anni al quale è stato diagnosticato dal medico curante un presunto angioma. Viene contattato il Cup, è l’11 gennaio. Prima data utile, 1 marzo alle ore 9.20. Per le strutture di Moderata Durant e Tropea i tempi sono più lunghi. Giocoforza si decide quindi di optare per il centro dell’Angitolano. Ventisei chilometri di curve e strade dissestate. «Quaranta minuti dopo la partenza da Vibo Marina – dice la mamma del piccolo – arriviamo con mio marito e il bambino all’appuntamento.
Siamo in anticipo, all’ingresso dell’ambulatorio esibisco il foglio con la prenotazione». Con fare sorpreso, però, l’operatrice informa i genitori che la dottoressa è in pensione già da due mesi. «Bisogna richiamare il Cup per una nuova prenotazione», suggerisce l’addetta allo sportello. E poco importa se l’utente ha perso una giornata di lavoro e se il piccolo non può effettuare la visita. Il trattamento riservato dall’Asp agli utenti non è andato giù a una professionista di Vibo Marina che ha così deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto.
«Può un medico andare in pensione e sospendere il servizio? Perché l’Asp non ha provveduto alla sostituzione dello specialista e perché visto che la prenotazione è stata fatta a gennaio, nessuno ha pensato di avvisarci?», si domanda Emanuela per la quale l’azienda sanitaria «non ha alcun rispetto per i cittadini». Dopo avere inviato un esposto all’Asp, promette di presentare formale denuncia anche ai carabinieri.