sabato,Dicembre 21 2024

Politiche 2018 | Wanda Ferro scopre le strade del Vibonese: «Viabilità ferma al dopoguerra»

Per l’esponente di Fratelli d’Italia, candidata all’uninominale alla Camera, lo stato della rete stradale è «l’emblema della capacità amministrativa del centrosinistra in un territorio ridotto a periferia abbandonata» 

Politiche 2018 | Wanda Ferro scopre le strade del Vibonese: «Viabilità ferma al dopoguerra»

«Lo stato della viabilità del Vibonese rivela quale sia la reale capacità del centrosinistra di amministrare i territori e dare risposte alle esigenze dei cittadini». E’ quanto afferma in un comunicato stampa il consigliere regionale Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d’Italia. 

«Attraversare il territorio vibonese – prosegue Wanda Ferro – è una vera e propria impresa. Alcuni tratti della strada Mileto-Dinami, verso il centro di Paravati, sono praticamente impercorribili se non con un fuoristrada. Servono invece i mezzi anfibi per raggiungere da Vibo Briatico, passando da Cessaniti. La ex statale 522 che porta a Tropea, e che dovrebbe essere il biglietto da visita del territorio, è ridotta ad un colabrodo ed è costeggiata da discariche a cielo aperto. La strada provinciale tra Ricadi e Joppolo è interrotta. Emblematica poi la situazione della strada provinciale Angitola-Serra San Bruno, ai limiti della percorribilità. Un comprensorio importante quale quello di Serra San Bruno non è collegato dignitosamente all’autostrada e al capoluogo Vibo Valentia, anche a causa degli ormai insopportabili ritardi nella realizzazione della Trasversale delle Serre. Non a caso i cittadini del Serrese vogliono lasciare la provincia di Vibo e passare con quella di Catanzaro: per riconoscere il confine tra i due territori infatti non servono cartelli, basta guardare lo stato delle strade». 

Per l’esponente del centrodestra, quella vibonese «E’ una viabilità rimasta ai livelli del dopoguerra, che rappresenta un fortissimo ostacolo per la crescita una provincia a forte vocazione turistica quale quella di Vibo Valentia. L’amministrazione provinciale è stata portata al dissesto, tanto da non riuscire più a garantire lo stipendio ai propri dipendenti, nel pieno disinteresse del governo nazionale e della rappresentanza parlamentare di maggioranza. Un disastro che è sotto gli occhi di tutti, per nascondere il quale non è servito il tentativo di bluff messo in atto dall’onorevole Censore sull’approvazione dell’emendamento destinato al risanamento finanziario delle Province, che riserva soltanto le briciole alla Provincia di Vibo». 

E ancora: «Un territorio che avrebbe dovuto essere il traino dell’intera regione, per le sue enormi potenzialità turistiche, per le produzioni di eccellenza, per le sue ricchezze culturali, è stato ridotto dai governi di centrosinistra ad una periferia abbandonata a se stessa. C’è una politica – conclude Wanda Ferro – che non vuole lo sviluppo del territorio e il benessere dei cittadini, ma che evidentemente preferisce tenere la gente sotto la cappa della povertà e del bisogno per poi farla cedere al ricatto del consenso in cambio di un sussidio o di un lavoro precario, o magari facendo tesoro delle inefficienze della burocrazia per portare gli imprenditori allo stremo e poi assisterli nello sblocco di qualche pratica negli uffici regionali».  

 

top